La sinistra proprio non ce la fa ad abbandonare i vecchi schemi protezionistici verso i criminali comunisti, e cioè quei comportamenti che dimostrano estrema benevolenza nei riguardi di chi ha ucciso spietatamente persone innocenti.
Già nel recente passato (2018) Massimo D’Alema si era riscoperto in afflato tale con la delinquenza comunista da precipitarsi fino in Brasile per omaggiare e coccolare l’ex Presidente di quel Paese, Luiz Inacio da Silva, detto Lula, arrestato per corruzione e condannato a 12 anni di reclusione.
Così accade che chi compie crimini, anche efferati, come ad esempio Cesare Battisti, rientri nella benevolenza degli squallidi politicanti seguaci di Togliatti.
Battisti, che è un terrorista che apparteneva ai gruppi denominati “Proletari armati per il comunismo”, fu condannato per ben quattro omicidi, ma scappò in Francia dove beneficiò della cosiddetta “dottrina Mitterand”, rimanendo libero come l’aria, alla faccia della Giustizia e dei parenti delle sue vittime, in totale dispregio dei morti che aveva provocato.
Battisti non ha mai espresso una sola parola di scuse, con cui esternare un sentimento di vergogna per ciò che ha commesso, ma anzi, dopo la Francia si rifugiò in Brasile, protetto dal Presidente comunista Lula, lo stesso che fu poi omaggiato di una visita da D’Alema quando anche lui fu arrestato.
Nei giorni scorsi il terrorista, che ora finalmente è in carcere, ha arrogantemente espresso la sua smisurata arroganza chiedendo con risolutezza di essere trasferito dal carcere di Corigliano Rossano (Calabria) a quello di Ferrara (Emilia-Romagna).
Ricordo a chi legge che durante la sua lunghissima latitanza questo escremento umano si faceva fotografare mentre brindava alle vittime della sua ferocia e alle forze dell’ordine che lo ricercavano.
I cosiddetti “progressisti”, autonominatisi
depositari di un riformismo comunista, si sono subito attivati per ripristinare
quel famigerato “Soccorso rosso” che nel dopoguerra correva in aiuto, legale,
finanziario, morale, e quant’altro, di ogni singolo assassino che si
dichiarasse comunista.
Dario Fo e Franca Rame erano due dei finanziatori comunisti che alimentavano questo perverso modus operandi, preferendo palesare solidarietà con terroristi di ogni tipo piuttosto che con le vittime innocenti o le loro famiglie.
Anche il PD ora segue questa modalità, e viene anzi da pensare che non l’abbia mai abbandonata, prima come PCI, poi durante le sue metamorfizzazioni camaleontiche, fino a i nostri giorni.
Come a dire : “Il lupo perde il pelo ma non il vizio!”
Uno dei personaggi che è intervenuto in questa vicenda, allo scopo di tutelare le “preferenze” manifestate da Battisti, è la deputata del PD, Enza Bruno Bossio, la quale anziché stare dalla parte delle vittime del terrorismo ha preferito scapicollarsi a sostenere IL BECERO ASSASSINO.
Anche Enrico Letta si è mosso, dall’alto della sua squallida supponenza, caldeggiando il trasferimenro per il suo “pupillo”, che ha il merito di derivare da un retaggio politico rivoluzionario, tanto caro al vecchio PCI, che tentava di imporre la sua politica con l’uso delle armi, dell’odio, e della violenza.
C’erano altri detenuti che avrebbero dovuto essere trasferiti, per motivi di salute, ma ciò non è stato sufficiente e prioritario di fronte alla spavalderia di Letta, di Enza Bruno Bossio e dell’Avvocato Adriano D’Amico, legale rappresentante del terrorista assassino.
La deputata ha raccontato che durante il suo incontro con Battisti, il terrorista ha inscenato un patetico siparietto in cui ha affermato di essersi commosso fino alle lacrime per aver incorociato gli occhi di un bambino durante uno dei suoi raid negli anni di piombo.
Capite ?
Non si è commosso per aver tolto la vita a delle persone innocenti, ma perché mentre lo faceva un bambino lo stava guardando.
Chissà se dopo questa rivelazione anche la deputata del PD si è commossa a sua volta!
Va anche detto che ciò che Battisti liquida come raid, in effetti erano sanguinosi omicidi perpetrati a sangue freddo, pianificati con l’intento di uccidere, nel totale disprezzo della vita umana.
Ma questo a Letta e al PD interessa poco, perché ciò che veramente conta nel loro perverso e tortuoso itinerario mentale è palesare la propria squallida fede comunista, anziché pensare a risolvere il problema degli imminenti licenziamenti di migliaia di lavoratori.
Ma si sa, Battisti è un compagno...
Lo schiaffo dato alla Democrazia e alla Giustizia da Letta e dalla politicante di turno che non merita nemmeno di essere menzionata oltre, costituisce un modus operandi oramai consolidato, a cui gli elettori dovrebbero prestare molta attenzione.
Tutti possono vedere i comportamenti del PD, che disinvoltamente propone tasse patrimoniali, mente sulla pandemia, in pieno afflato con il comunismo cinese da cui tutto ha avuto origine, dilapida i soldi pubblici aumentando il tetto dei fondi destinati alle coop rosse per la cosiddetta accoglienza dei clandestini, oppure finanziando i gay pride durante i quali le orde frocio lesbiche si producono in continue blasfemie, offendendo la religione e disprezzando chiunque non la pensi come loro.
L’Italia del PD è quella della collusione con i terroristi come Battisti, quella di Bibbiano e dello scandalo della Banca del Monte dei Paschi di Siena.
L’Italia del PD è quella nella quale i deputati delle sinistre si inginocchiano, non in segno di rispetto per le vittime del terrorismo, ma per coloro che avendo la pelle nera sono sono da tutelare anche quando fanno a pezzi il corpo di una ragazzina italiana.
Ricordiamoci che qualche anno fa le sinistre promossero inziative volte ad invitare nell’aula magna dell’università di Bolgona il terrorista Curcio, autore di efferati delitti, come oratore!
A Bologna, feudo del PD (spero ancora per poco) i seguaci di Togliatti sono rimasti sempre muti e silenti di fronte all’occupazione dell’aula C della Facoltà universitaria di Scienze politiche, fagocitata dai gruppi violenti dei cosidetti Centri sociali, per la durata di 26 anni.
Ventisei anni… durante i quali il PD gongolava e palesava arroganza e disprezzo per la Giustizia, sproloquiando di tutela dei più deboli.
Il PD ha ridotto l’Italia ad una pattumiera, specie a Roma, con la collaborazione criminale della penta-stallata Virginia Raggi.
A Bologna il degrado è quotidiano, e i graffiti assediano ogni singolo centimetro quadrato del centro cittadino, nel quale i portici che sono patrimonio Unesco vengono deliberatamente presi d’assalto da stuoli di writer appartenenti ai centri sociali.
Lo spaccio della droga ha raggiunto tali livelli di intensitò che viene da chiedersi se Merola, Bonaccini, e lo stesso Prefetto, non si vergognino…
Nel frattempo, Battisti ringrazia, certo di ambire a qualche carica futura in seno al partito, così come accadeva nel dopoguerra, in cui il fior fiore degli assassini veniva protetto ed i criminali più efferati venivano eletti nelle file del PCI.
Francesco Moranino ne è un esempio palese… nel ruolo di partigiano comunista criminale e assassino ordinò il massacro 7 persone innocenti, che vennero trucidate ferocemente.
Per questo, dopo che il Presidente Saragat gli concesse la grazia, fu eletto nelle file del PCI, e divenne sottosegretario al Ministero della guerra nel Governo de Gasperi.
Battisti ha quindi delle ottime possibilità di affiancare, in futuro, la sua Musa odierna, la deputata senza vergogna che lo ha coccolato in carcere, palesandogli così il suo tacito e complice consenso unitamente al suo disprezzo per le vittime del terrorista.
Questa è la realtà !
Questo è il PD …
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Dissenso
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