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Funghi del territorio : MARASMIUS OREADES
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CLASSIFICAZIONE TASSONOMICA :
REGNO : Fungi
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DIVISIONE : Basidiomycota
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CLASSE : Basidiomycetes
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ORDINE : Agaricales
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FAMIGLIA : Marasmiaceae
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GENERE : Marasmius
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SPECIE : Marasmius oreades (Bolton, Fries,
1836)
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Nomi volgari : Gambesecche
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Fungo saprofita, molto apprezzato per il suo
aroma e il suo sapore, il marasmius, più comunemente conosciuto e identificato
come “gambesecche”, è abbondante nei luoghi di crescita e deve il suo nome alla
consistenza del suo gambo, che si spezza con facilità, come uno stecco,
esercitando una piccola pressione.
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Il termine saprofita in realtà è improprio, in
quanto i funghi non appartengono al Regno vegetale, ma ad un regno a sé stante
(Regno fungi, Linnaeus 1753).
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I funghi infatti, essendo sprovvisti di
clorofilla dipendono in tutto e per tutto dagli altri esseri viventi,
modificando e demolendo il materiale organico degli organismi morti (sono
allora saprofiti) oppure parassitando alberi, erbe, bestie, ed anche gli uomini,
provocando loro le patologie note come micosi.
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Per quanto risulti ottimo al gusto, è sconsigliabile la raccolta
del marasmius oreades ai meno esperti, in quanto può essere confuso con altre
specie di piccola taglia molto pericolose per la loro tossicità, come alcune
Inocybe praticole, il marasmius collinus, le collybie, la galerina marginata e
alcune lepiote mortali.
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L’odore che emana è particolare, gradevole, di
mandorle amare, e caratteristico della specie.
Cresce nei prati, nei parchi, nei giardini,
dalla Primavera all’Autunno, dopo abbondanti piogge, formando i cosiddetti “cerchi
delle streghe”.
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Il termine esatto, in realtà, sarebbe “cerchi
delle fate” in quanto il nome oreades deriva da "Oreidi",
ovvero le ninfe montane della mitologia greca, che nulla hanno a che fare con
le streghe.
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La tesi scientifica prevalente su questi cerchi
spiega il fenomeno come una propagazione del micelio e delle spore, in maniera
radiale, attraverso le terminazioni periferiche che vanno verso l’esterno, dove al suo limite forma i corpi fruttiferi.
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Il marasmius oreades si essica facilmente, e
rinviene se messo in acqua.
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Se ne consuma solo il cappello, che è adatto a
molte ricette in cucina, per accompagnare carne o pesce, o per fare sughi,
risotti, ripieni, o salse calde e fredde, e comunque sempre cotto, mai crudo.
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Una particolarità : la fragranza del fungo è
dovuta alla presenza di piccole quantità di acido cianidrico, sostanza da cui
si ricava il mortale veleno del cianuro, ma che nella fattispecie non è affatto
pericoloso per l’esigua presenza riscontrabile.
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Bisogna aggiungere anche che la raccolta dei
funghi è sempre consigliata in aree prive di traffico veicolare, quindi non in
prossimità di strade o di parcheggi, in quanto tutti i funghi, in percentuali
diverse, assorbono i metalli pesanti, presenti negli scarichi dei veicoli a
motore.
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Il Marasmius, in particolare, assorbe
particolarmente il Mercurio, presentando valori superiori a 10 mg per Kg di fungo secco
(corrispondente a 1 mg per Kg di fungo fresco).
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Può sembrare un valore basso, a chi non è
addetto ai lavori in campo chimico-micologico, ma per meglio spiegarne la pericolosità
faccio presente che l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) stabilisce di
non superare la concentrazione di 0,3 mg per Kg.
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Il monometilmercurio è liposolubile e si fissa
sul cervello, sul fegato, sulle ossa, e sui muscoli, e viene eliminato molto
lentamente, in più settimane, provocando ulteriori danni se ci sono ingestioni
ripetute e successive.
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Gli altri metalli pesanti assorbiti dai funghi
in prossimità di strade trafficate sono:
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Il Cadmio, metallo pesante e molto tossico,
passa nel sangue e si accumula nel fegato, ossa e reni ;
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Il Piombo, che manifesta una tossicità cronica,
con disturbi di tipo ematologico. Si deposita a livello delle ossa e dei denti
e agisce anche a livello del cervello e del pancreas ;
Nelle donne gravide oltrepassa la barriera
placentare e si ritrova nel latte materno.
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L’Arsenico, che presenta un tenore variabile di
concentrazione, causa spesso delle manifestazioni cliniche quali coliche e
diarree ;
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Inoltre i funghi assorbono i prodotti
fitosanitari, come gli insetticidi, gli erbicidi, e i pesticidi, che possono
comportare seri problemi.
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I metalli pesanti sono comunque cancerogeni
genotossici e mutageni, e agiscono quindi direttamente sul DNA, come la
radioattività, anch’essa assorbita pesantemente dai funghi.
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Questa carrellata di informazioni NON deve
comunque allarmare ma solamente mettere al corrente del fatto che i funghi
vanno raccolti in zone dove la presenza umana non ha avvelenato l’ambiente
circostante.
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I boschi e i luoghi isolati, di pianura o di
montagna sono ideali per raccogliere i nostri carpofori preferiti !
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E.B.
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