Dopo decenni di ruberie e di malaffare ad opera dei seguaci di
Togliatti, con la colpevole compiacenza di Berlusconi e delle pseudo destre, l’intero panorama della politica italiana
si è delineato e configurato come un enorme apparato delinquenziale che
possiamo definire, senza tema di smentite, una associazione a delinquere sulla
pelle degli italiani.
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Non a caso i due Partiti “contrapposti” detengono un vero e proprio primato per quanto riguarda il numero
di indagati e di condannati dalla Magistratura italiana per reati che vanno dal
furto alla corruzione, dal peculato alla turbativa d’asta, dalla “semplice”
collusione con le mafie ai comuni commissariati per infiltrazioni mafiose.
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Tutto ciò non ha però impedito al Popolo italiano di continuare a
votare per personaggi come Renzi o Berlusconi, almeno fino a quando la
situazione ha raggiunto un punto di estrema criticità, producendo alle ultime
elezioni un cambiamento radicale e una inversione di tendenza dell’intero
elettorato.
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Il Popolo infatti ha designato a guidare il Paese coloro che, fino
a quel momento, avevano tentato di contrastare l’operato delinquenziale della
vecchia politica che stava conducendo la nazione allo sfacelo completo.
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Tra le varie criticità individuate dalle opposizioni emergeva
prepotentemente quella legata al problema dei rifiuti, alla loro raccolta e al
loro smaltimento.
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I pentastellati evidenziavano soluzioni miracolose proprio sulla
raccolta della spazzatura, proponendo ad esempio di seguire l’esempio del
cosiddetto “modello Vedelago”, secondo cui la raccolta differenziata permetteva
di poter considerare i rifiuti non come un onere ma come una vantaggiosa
risorsa economica.
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Ciò che poi i 5 stelle hanno omesso di dire è che la discarica di
Vedelago presa ad esempio e da loro stessi talmente pubblicizzata al punto che
era divenuta una meta di delegazioni straniere che ne volevano copiare le
dinamiche, in realtà è poi fallita miseramente, producendo un “buco” di svariati
milioni di euro.
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Fico, tronfio nella sua usuale tracotanza partigiana, si è ben
guardato dal parlarne, così come gli altri pentastellati come Tolinelli, Di
Battista, Massimo Bugani, e Di Maio.
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Il particolare che colpisce è che tutti questi personaggi sono in
forte odore di comunismo, almeno così pare, a giudicare da come salutano in
pubblico a pugno chiuso, scimmiottando il gesto dei criminali comunisti che hanno insanguinato il pianeta.
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Tutti sanno che l’elettorato dei 5 stelle è prevalentemente
composto da coloro che in precedenza votavano per la sinistra e che poi hanno
dovuto accettare la cruda realtà, e cioè che i loro beniamini fossero una
accolita delinquenziale a cui interessava solo arricchirsi a spese della
popolazione.
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La sinistra compone dunque la base elettorale dei pentastellati e
i suoi vertici, fino a Beppe Grillo e al suo “guru” ideologico Davide
Casaleggio, costituendo così un palese e imbarazzante ossimoro.
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Ci sono infatti due plurimilionari ai vertici del Movimento, e un
elettorato “popolare”, mescolato a intellettuali, o pseudo tali, che riempie le
file della militanza, a cui però non spetta decidere alcunchè.
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Chi comanda nel Movimento 5 stelle: Casaleggio al centro. Di fianco a lui i due componenti della piattaforma Rousseau : David Borrelli a sx e Max Bugani a dx. Ai lati Di Maio e Di Battista |
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Ufficialmente la politica “interna” dei pentastellati risulta
essere frutto delle decisioni “dal basso” e cioè della volontà popolare, ma in
realtà non si muove foglia che il comico genovese il suo patrocinatore
Casaleggio non vogliano.
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Una decisa dittatura, attraverso cui Grillo può esprimere le sue
divagazioni politiche e il suo personale punto di vista, imponendoli a tutto il
Movimento, che deve accettare supinamente tali dictat.
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Fico saluta a pugno chiuso |
In questi giorni i pentastellati hanno calato la maschera in
occasione delle votazioni europee sul Global compact per i Rifugiati, e su
quelle parlamentari riguardanti il Global compact per Migranti.
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La compagine grillina, coadiuvata dalla Lega di Matteo Salvini, ha
tradito le aspettative di gran parte dei sostenitori di questo Governo, e cioè
di quei Cittadini che vedevano nel rispetto della sovranità nazionale un
aspetto fondamentale da difendere in Europa, votando a favore del Global
Compact sui rifugiati all’assemblea generale delle Nazioni Unite.
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Il grillino Fico, che è notoriamente comunista, dato che pur
ricoprendo un incarico istituzionale si è lasciato andare a squallidi saluti
col pugno chiuso, denotando così una miserevole condizione psicotica, si è già
espresso favorevolmente anche per l’adesione all’altro Global Compact, quello
sui Migranti.
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Tutta la sinistra compatta, grillini compresi, non ha esitato a schierarsi a favore in Parlamento,
mentre la posizione di Salvini e della Lega appare improntata ad una
imbarazzante indecisione, quasi che fosse ostaggio dei 5 stelle, votando per un imbarazzante rinvio della decisione.
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Fermo immagine della votazione con cui il Parlamento approva il rinvio della decisione. In rosso i voti delle sinistre, dei grillini, e della Lega |
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L’ambiguità incomincia ad essere un elemento costante che
accompagna le decisioni di Salvini, come ad esempio alcune sue prese di
posizione verso i Paesi comunisti.
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La lega da tempo è legata a filo doppio con il dittatore russo
Vladimir Putin, e Salvini non nasconde la sua simpatia verso il sanguinario
criminale, ex colonnello del famigerato KGB, che schiaccia le sue opposizioni
con la forza e la violenza …
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Il Governo, complice Salvini, ha stretto accordi commerciali con
la Cina, il Paese comunista in cui i diritti umani sono inesistenti e dove la
dissidenza viene schiacciata senza pietà.
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Il regime comunista ha creato una vera e propria rete di
fabbriche/lager, denominati Laogai, in cui si costringono i prigionieri a
lavorare forzatamente e gratuitamente, usando come mezzo di coercizione vari
tipi di torture, sia fisiche che psicologiche.
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Pur essendo a conoscenza di ciò i vari personaggi come Fico, come
Di Maio, come Salvini, come Mattarella, e come il premier Conte, si sono
affrettati a inchinarsi al dio denaro, rappresentato dalle occasioni
commerciali offerte dal gigante comunista.
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La supposta sovranità nazionale, che sbandierata da Salvini in
campagna elettorale gli ha procurato la maggior parte dei consensi, è stata
vituperata e sottoposta a sodomizzazione dai burocrati dell’Europa, come
Moscovicì e Juncker, senza che Salvini muovesse un dito.
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Siamo succubi di personaggi come appunto Moscovicì, che dopo
essersi reso responsabile di un disastro economico in Francia, ora si permette
di sindacare sulle nostre scelte finanziarie, ricattandoci con lo spauracchio
di sanzioni economiche.
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Ora Salvini si dichiara europeista e non più sovranista, tradendo
di nuovo la fiducia in lui riposta dagli elettori.
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In quanto a tradimenti anche i 5 stelle non scherzano, come
dimostra il loro cambio di direzione nei riguardi del gasdotto che partendo da
Brindisi devasterà l’intera dorsale appenninica, raggiungendo Minerbio, nel
bolognese.
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In campagna elettorale i pentastellati erano i paladini che si
opponevano a questo piano scellerato, optando per il raddoppio del gasdotto già
esistente che corre lungo la costa adriatica, poi una volta raggiunto il potere
si sono allineati e inchinati ai poteri forti che da sempre dicono di
combattere.
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Personalmente credevo anche che Salvini, dopo i primi momenti di
assestamento, avrebbe poi iniziato a porre rimedio alla incessante
disinformazione operata dai post comunisti, agendo sui meccanismi che ne
permettono un incedere costante e capillare.
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Credevo che i libri di testo scolastici fossero rivisti in chiave
obiettiva, su base storica, ma nulla è stato fatto in questo senso, e la
didattica per i nostri figli e nipoti continua a rimanere inquinata dalle
falsità degli eredi di Togliatti.
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La destra, quella vera, in cui la sovranità nazionale è un valore
irrinunciabile, è quasi estinta, frammentata in pochi movimenti dallo scarso
rilievo socio-politico, oppure presente in forma di berlusconismo
metamorfizzato, come Fratelli d’Italia che appare come una “costola” di Forza
Italia.
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Mi dissocio quindi dall’operato ambiguo e privo di valenza
ideologica che la Lega sta portando avanti, in combutta con il comunismo
grillino, da cui pare essere pesantemente condizionato.
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Mi riconosco invece in quei valori identitari e sublimi che furono
alla base del fascismo e che, ancora oggi, dovrebbero rappresentare l’ideale supremo di un
vero italiano.
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Dio, Patria, e famiglia.
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Per sempre !
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Dissenso
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