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In un comizio tenuto a Cagliari,
il comico genovese Beppe Grillo, leader del Movimento cinque stelle, ha
platealmente esaltato il comunismo definendolo come “bellissimo”, con l’unico
appunto che è stato applicato male da compagni che, così facendo, hanno
sbagliato.
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Questa semplicistica dichiarazione dell’istrione pentastellato dimostra la sua scarsissima conoscenza della Storia dell’umanità, insieme ad un non meglio identificato sentimento, confuso o metamorfizzato, di astioso livore nei confronti della verità pura in quanto tale, che possiamo riassumere nella tragica conta di quei milioni di morti prodotti proprio dal comunismo stesso.
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Questa semplicistica dichiarazione dell’istrione pentastellato dimostra la sua scarsissima conoscenza della Storia dell’umanità, insieme ad un non meglio identificato sentimento, confuso o metamorfizzato, di astioso livore nei confronti della verità pura in quanto tale, che possiamo riassumere nella tragica conta di quei milioni di morti prodotti proprio dal comunismo stesso.
Evidentemente le stragi di
intere popolazioni, come quella ucraina, causata dalla carestia indotta da
Stalin, così come i milioni di prigionieri morti nei lager comunisti denominati
“gulag”, non appartengono al retaggio culturale e al bagaglio di conoscenza che
dovrebbe invece avere Beppe Grillo.
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Forse Grillo non conosce la
triste storia degli operai russi, a partire da quelli moscoviti, che a causa
della N.E.P. (Nuova Politica Economica) instaurata da Stalin dovettero subire
angherie come il lavoro a “cottimo”, la negazione di ogni diritto sindacale,
l’obbligo del raggiungimento di quote di produzione, lo Stacanovismo, il
divieto di passare liberamente da una azienda ad un’altra…
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Forse Grillo non ha ancora
capito che la falce e il martello sono simboli da associare al terrore, alla
morte, al sangue di innocenti, alla privazione della libertà individuale e dei
diritti civili …
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Forse Grillo non sa che se fosse vissuto all’epoca di Stalin lui sarebbe
stato il primo a subire le ire del comunismo, che lo avrebbe bollato come zecca
della società, come parassita borghese e capitalista… proprio lui, che
trascendendo dalle proprie requisitorie,
identifica in pieno lo stereotipo del ricco e libero capitalista.
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E voi volete votare per questo
personaggio ?
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Dissenso
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