L’arroganza del PD è incommensurabile, e lo dimostrano la protervia
e la prepotenza con cui i seguaci di Togliatti hanno deciso, insieme ad HERA,
di fregarsene dell’ambiente e delle analisi ambientali riguardo alla discarica
Tre Monti di Imola.
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Nonostante la presenza di composti tossici e mutageni
nonché cancerogeni come il cromo esavalente, l’arsenico e il nichel, o quella di solfati e nitriti in misura
sette volte superiore al limite consentito, o ancora di stagno, piombo, alluminio,
e manganese, e nonostante il fatto che i territori su cui sorge la discarica
siano sottoposti a vincolo di tutela paesaggistica, motivo per cui la
Soprintendenza ha bocciato l’ampliamento della discarica, il PD per bocca
della Regione Emilia Romagna ha deciso di ampliarla.
L’escamotage cui hanno fatto ricorso i cervelloni del PD, coadiuvati
dalle menti criminali di Hera (perché solo di ciò si può ipotizzare) hanno ben
pensato di NON ampliarla in senso laterale, ma di alzarla, e cioè di
sopraelevare la superficie per aumentarne la capacità fino al limite di 375
mila tonnellate di rifiuti !!
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L’associazione Medici per l’Ambiente (Isde), che può
documentare una lunga lista di gravi patologie in popolazioni che abitano in
prossimità di discariche ha manifestato la sua opposizione a tale progetto, in
considerazione anche del fatto che le Direttive europee impongono che le
discariche debbano andare verso il loro stesso esaurimento e non in direzione
opposta.
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Probabilmente questa è proprio l’Europa di Prodi e del PD, e cioè quella che da un lato emana proclami tanto roboanti quanto falsi e ingannevoli e dall’altro rivela il suo vero e devastante volto.
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La salute dei Cittadini sembra infatti essere l’ultimo dei pensieri delle Amministrazioni a guida post comunista, in cui l’opera di mistificazione della realtà dei seguaci di Togliatti va di pari passo con la loro arroganza.
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A conferma di ciò, riporto di seguito un articolo di Antonio Amorosi, pubblicato sul quotidiano “Libero” il 21 gennaio del 2016.
Probabilmente questa è proprio l’Europa di Prodi e del PD, e cioè quella che da un lato emana proclami tanto roboanti quanto falsi e ingannevoli e dall’altro rivela il suo vero e devastante volto.
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La salute dei Cittadini sembra infatti essere l’ultimo dei pensieri delle Amministrazioni a guida post comunista, in cui l’opera di mistificazione della realtà dei seguaci di Togliatti va di pari passo con la loro arroganza.
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A conferma di ciò, riporto di seguito un articolo di Antonio Amorosi, pubblicato sul quotidiano “Libero” il 21 gennaio del 2016.
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LINK :
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VELENI 7 volte oltre i limiti nella discarica HERA che piace al PD.
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Rilevati valori di tossine fuori scala, quando l'area potrebbe accogliere solo materiali non pericolosi.
Intanto la Holding Hera, vicina ai "democratici" vuole raddoppiare gli spazi.
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di A. Amorosi su Libero a pag. 17 il 21 gennaio 2016
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“Cromo
esavalente”
, “arsenico”, “nichel”,
tutti composti
cancerogeni
e in alcuni casi mutageni che intervengono sul Dna, “solfati e
nitriti”, sono stati trovati nella più grande discarica dell’Emilia Romagna, la
Tre Monti di Imola, in misura dalle tre alle sette volte “superiore al valore
limite”.
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Sono i rilievi pubblicati dall’Arpa – l’Agenzia
ambientale dell’Emilia Romagna – sulla discarica da 4 milioni di tonnellate di
rifiuti collocata a 9 chilometri da Imola a due dalla località turistica Riolo
Terme.>
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Un deposito di proprietà del Con. Ami, Consorzio dei Comuni dell'Imolese e gestito dalla multi-utility Hera Ambiente.
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La discarica doveva contenere solo rifiuti inerti e non pericolosi ma evidentemente qualcosa di diverso vi è stato sversato illegalmente nel tempo e per quantità rilevanti.
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Hera, con ricavi da 4,2 miliardi di euro nel 2014, è la principale azienda bolognese, leader italiana nel settore ambientale, un colosso controllato dai principali Comuni a guida PD dell'Emilia Romagna, allargatosi anche a Veneto e Friuli.
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La struttura commerciale di gas ed energia di Hera (Hera comm), ha sede proprio a Imola.
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Hera controlla settori strategici quali acqua, luce, gas, teleriscaldamento, verde pubblico, illuminazione stradale, nettezza urbana, termovalorizzatori, compostaggio, e nel 2015 ha vinto l'Energy Efficiency Awards.
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La holding ha chiesto il raddoppio della discarica Tre Monti, candidandola a diventare la più grande d'Italia.
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Presto fatto.
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Nel 2010 la discarica è stata gestita in subappalto dalla società Lombardi Ecologia Srl di Triggiano, azienda barese a capo di impianti anche in Puglia e Lombardia, che se l'è aggiudicata vincendo un appalto da oltre 4 milioni di euro.
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Il gruppo fu implicato in un caso di corruzione.
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Proprio con dei dirigenti di Hera si è visto mettere sotto accusa anche dalla procura di bari per "omessi controlli", "falsificazione del collaudo" delle vasche, il "tombamento e lo smaltimento di rifiuti non autorizzati, anche pericolosi", in un'altra discarica gestita a Coversano di Bari.
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La notizia dei rifiuti tossici nella discarica Tre Monti non ha mandato in agitazione gli enti locali.
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Anzi, alla richiesta di ampliamento di Hera la Regione ha risposto con 142 richieste di integrazioni.
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Il progetto sembra ogni giorno viaggiare verso la realizzazione, date anche le dichiarazioni rassicuranti del presidente Con. Ami Stefano Manara :
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"Vi ricordo che nel territorio vengono prodotte all'anno 600 mila tonnellate di rifiuti urbani, quelli pericolosi vanno a finire da altre parti".
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Sarà, ma il comitato ambientalista "Vediamoci chiaro", costituitosi per contrastare l'ampliamento e chiedere bonifiche, ha incaricato vari laboratori come il LabAnalysis di Pavia di effettuare alcuni campionamenti a ridosso dei rifiuti.
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In corrispondenza del fiume Rio Rondinella e nei terreni limitrofi hanno trovato i medesimi valori tossici di Arpa oltre alla presenza di stagno, piombo, alluminio e manganese.
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Sempre oltre i limiti sia nel suolo che nei sedimenti.
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Ma se altrove i comitati ambientalisti vengono ascoltati dal PD come oracoli, in Emilia i consiglieri della sinistra costituiscono contro-comitati per osteggiarli.
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Come quello del consigliere comunale Giorgio Laghi, degli ambientalisti di Sel, dal nome canzonatorio "Vediamoci ancora più chiaro".
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Ma non serve un così grande sforzo, basta leggere le analisi di Arpa.
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"Con riferimento all’articolo pubblicato in data 20 gennaio, a pagina 17, il Gruppo Hera precisa che l’impianto della discarica Tre Monti è a norma e costantemente controllato.
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In particolare, si esegue il monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali (suolo, aria, rifiuti, energia), con cadenze prestabilite e indicate nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che prevede i tipi di controlli, i parametri da analizzare e la metodica da applicare, il tipo di campionamento, la frequenza e le modalità di archiviazione e trasmissione agli Enti di controllo.
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Anche l’Arpa fa controlli senza preavviso :
nel 2014 ci sono stati 21 sopralluoghi da parte delle Autorità di Controllo (in prevalenza tecnici Arpa) e più di 20 nel 2015.
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I controlli Arpa riguardano anche i rifiuti in ingresso.
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Per quanto riguarda i composti e valori superiori ai limiti indicati nell’articolo, sono stati riscontrati valori anomali solo in alcuni pozzi spia all’interno del perimetro dell’impianto che non hanno interessato o contaminato l’ambiente esterno.
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Per quanto riguarda la società Lombardi Ecologia, aggiudicataria del subappalto di gestione della discarica con gara pubblica, va precisato che è stato il rappresentante della Lombardi ad essere condannato nel maggio scorso per tentativo di corruzione nei confronti di un dipendente di Herambiente.
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Inoltre la Lombardi venne allontanata nel 2013 da Herambiente perché non pagava i propri dipendenti, a cui è stato conservato il posto con la ditta subentrata.
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Non sussiste invece alcun legame del Gruppo Hera con la vicenda citata relativa alla discarica di Conversano di Bari.”
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Un deposito di proprietà del Con. Ami, Consorzio dei Comuni dell'Imolese e gestito dalla multi-utility Hera Ambiente.
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La discarica doveva contenere solo rifiuti inerti e non pericolosi ma evidentemente qualcosa di diverso vi è stato sversato illegalmente nel tempo e per quantità rilevanti.
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Hera, con ricavi da 4,2 miliardi di euro nel 2014, è la principale azienda bolognese, leader italiana nel settore ambientale, un colosso controllato dai principali Comuni a guida PD dell'Emilia Romagna, allargatosi anche a Veneto e Friuli.
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La struttura commerciale di gas ed energia di Hera (Hera comm), ha sede proprio a Imola.
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Hera controlla settori strategici quali acqua, luce, gas, teleriscaldamento, verde pubblico, illuminazione stradale, nettezza urbana, termovalorizzatori, compostaggio, e nel 2015 ha vinto l'Energy Efficiency Awards.
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La holding ha chiesto il raddoppio della discarica Tre Monti, candidandola a diventare la più grande d'Italia.
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Presto fatto.
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Da un lato Hera raccoglie riconoscimenti per le sue grandi qualità ambientali, dall'altro troviamo rifiuti tossici.
.Nel 2010 la discarica è stata gestita in subappalto dalla società Lombardi Ecologia Srl di Triggiano, azienda barese a capo di impianti anche in Puglia e Lombardia, che se l'è aggiudicata vincendo un appalto da oltre 4 milioni di euro.
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Il gruppo fu implicato in un caso di corruzione.
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Proprio con dei dirigenti di Hera si è visto mettere sotto accusa anche dalla procura di bari per "omessi controlli", "falsificazione del collaudo" delle vasche, il "tombamento e lo smaltimento di rifiuti non autorizzati, anche pericolosi", in un'altra discarica gestita a Coversano di Bari.
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La notizia dei rifiuti tossici nella discarica Tre Monti non ha mandato in agitazione gli enti locali.
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Anzi, alla richiesta di ampliamento di Hera la Regione ha risposto con 142 richieste di integrazioni.
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Il progetto sembra ogni giorno viaggiare verso la realizzazione, date anche le dichiarazioni rassicuranti del presidente Con. Ami Stefano Manara :
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"Vi ricordo che nel territorio vengono prodotte all'anno 600 mila tonnellate di rifiuti urbani, quelli pericolosi vanno a finire da altre parti".
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Sarà, ma il comitato ambientalista "Vediamoci chiaro", costituitosi per contrastare l'ampliamento e chiedere bonifiche, ha incaricato vari laboratori come il LabAnalysis di Pavia di effettuare alcuni campionamenti a ridosso dei rifiuti.
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In corrispondenza del fiume Rio Rondinella e nei terreni limitrofi hanno trovato i medesimi valori tossici di Arpa oltre alla presenza di stagno, piombo, alluminio e manganese.
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Sempre oltre i limiti sia nel suolo che nei sedimenti.
.
Ma se altrove i comitati ambientalisti vengono ascoltati dal PD come oracoli, in Emilia i consiglieri della sinistra costituiscono contro-comitati per osteggiarli.
.
Come quello del consigliere comunale Giorgio Laghi, degli ambientalisti di Sel, dal nome canzonatorio "Vediamoci ancora più chiaro".
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Ma non serve un così grande sforzo, basta leggere le analisi di Arpa.
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INTERVENTO DI HERA :
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"Con riferimento all’articolo pubblicato in data 20 gennaio, a pagina 17, il Gruppo Hera precisa che l’impianto della discarica Tre Monti è a norma e costantemente controllato.
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In particolare, si esegue il monitoraggio di tutti gli aspetti ambientali (suolo, aria, rifiuti, energia), con cadenze prestabilite e indicate nell’Autorizzazione Integrata Ambientale, che prevede i tipi di controlli, i parametri da analizzare e la metodica da applicare, il tipo di campionamento, la frequenza e le modalità di archiviazione e trasmissione agli Enti di controllo.
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Anche l’Arpa fa controlli senza preavviso :
nel 2014 ci sono stati 21 sopralluoghi da parte delle Autorità di Controllo (in prevalenza tecnici Arpa) e più di 20 nel 2015.
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I controlli Arpa riguardano anche i rifiuti in ingresso.
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Per quanto riguarda i composti e valori superiori ai limiti indicati nell’articolo, sono stati riscontrati valori anomali solo in alcuni pozzi spia all’interno del perimetro dell’impianto che non hanno interessato o contaminato l’ambiente esterno.
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Per quanto riguarda la società Lombardi Ecologia, aggiudicataria del subappalto di gestione della discarica con gara pubblica, va precisato che è stato il rappresentante della Lombardi ad essere condannato nel maggio scorso per tentativo di corruzione nei confronti di un dipendente di Herambiente.
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Inoltre la Lombardi venne allontanata nel 2013 da Herambiente perché non pagava i propri dipendenti, a cui è stato conservato il posto con la ditta subentrata.
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Non sussiste invece alcun legame del Gruppo Hera con la vicenda citata relativa alla discarica di Conversano di Bari.”
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Come si evince dall’articolo siamo di fronte ad un oceano di supponenza e di qualunquismo, con cui Hera tenta di liquidare le problematiche sollevate da chi ama l’ambiente in cui vive e da chi tiene alla propria salute, oltre a quella dei propri figli e nipoti.
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Il modus operandi di Hera è stereotipato e legato a parametri che sono oramai tristemente famosi, come la mancanza di trasparenza e l’arroganza con cui si dispone della vita delle persone.
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I veleni che sono stati trovati rispecchiano tale meschino modus operandi, a cui spero che prima o poi la multi-utility dovrà rispondere, sia davanti alla Magistratura, oltre che al Giudizio Divino.
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La vita delle persone è ciò che primariamente dovrebbe essere tutelata, ma pare che le modalità di trattamento dei rifiuti costituiscano spesso un binomio inscindibile con il malaffare, l'inciucio, e il crimine, con cui appaiono in perfetta simbiosi.
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E' noto che studi approfonditi compiuti da eminenti studiosi hanno rilevato una stretta concausa fra inceneritori e la produzione di diossina o di altre sostanze cancerogene, così come quella che esiste fra le discariche e la contaminazione di metalli pesanti e di polveri sottili.
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Dissenso
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Come si evince dall’articolo siamo di fronte ad un oceano di supponenza e di qualunquismo, con cui Hera tenta di liquidare le problematiche sollevate da chi ama l’ambiente in cui vive e da chi tiene alla propria salute, oltre a quella dei propri figli e nipoti.
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Il modus operandi di Hera è stereotipato e legato a parametri che sono oramai tristemente famosi, come la mancanza di trasparenza e l’arroganza con cui si dispone della vita delle persone.
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I veleni che sono stati trovati rispecchiano tale meschino modus operandi, a cui spero che prima o poi la multi-utility dovrà rispondere, sia davanti alla Magistratura, oltre che al Giudizio Divino.
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La vita delle persone è ciò che primariamente dovrebbe essere tutelata, ma pare che le modalità di trattamento dei rifiuti costituiscano spesso un binomio inscindibile con il malaffare, l'inciucio, e il crimine, con cui appaiono in perfetta simbiosi.
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E' noto che studi approfonditi compiuti da eminenti studiosi hanno rilevato una stretta concausa fra inceneritori e la produzione di diossina o di altre sostanze cancerogene, così come quella che esiste fra le discariche e la contaminazione di metalli pesanti e di polveri sottili.
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Il PD che si muove silente dietro all'enorme volume di affari mosso da Hera, è notoriamente il Re indiscusso dell'inciucio, del malaffare e dell'inganno, come testimoniano i ricorrenti rinvii a giudizio (e relative condanne) dei suoi politici di riferimento, e questo dovrebbe far riflettere tutti i Cittadini, specie ora che si avvicina la data delle nuove elezioni politiche.
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La protervia della banda PDessina ha subito però una battuta d'arresto a Imola, grazie al Tar dell'Emilia Romagna, che ha annullato gli atti con i quali la Giunta regionale autorizzava la sopraelevazione della discarica Tre Monti, proposta da Hera e Consorzio Con.Ami (delibera n.2262 del 21 dicembre 2016).
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Primo round assegnato quindi ai comitati e alle associazioni, che da tempo si battono contro l'ampliamento e che portarono le carte davanti ai Giudici amministrativi.
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Libertà e salute dei Cittadini = 1
Hera e inciucio PD = 0
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P.S. le immagini sono state aggiunte dal Blog
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Dissenso
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