Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

venerdì 29 giugno 2018

IL PD SPUTA SUL POPOLO ITALIANO


La volontà del Popolo italiano si è espressa, ancora una volta, sentenziando molto chiaramente, alle ultime elezioni, un forte risentimento verso il Partito Democratico.
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Lo ha fatto con decisione, decretando un netto rifiuto verso la compagine dei politicanti post comunisti che idolatrano ancora oggi il criminale Palmiro Togliatti.
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Riposa In Pace
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Il Popolo italiano ha sancito la scomparsa del PD dalla scena politica, stanco del malaffare, degli inciuci, delle collusioni, dell’arroganza e della corruzione che rappresentano i tratti caratteristici di questo partito, membro a tutti gli effetti della “casta” delinquenziale che ha trascinato l’Italia sull’orlo di un baratro.
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Dopo la sonora batosta elettorale, con cui il Popolo sovrano ha deciso che il PD non deve rappresentare  più alcun italiano, i caporioni in malafede del Partito si sono invece arroccati su posizioni di estrema arrognaza, insistendo nel proporsi come interpreti di un ruolo alternativo alla maggioranza.
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Quotidianamente i piddini esprimono velenose critiche sull’operato del nuovo Governo, che legittimato dagli italiani sta operando per il bene della Nazione.
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Martina non perde occasione per offendere e per lanciare anatemi contro Salvini o Di Maio, e contro il Presidente Conte, a prescindere dalle iniziative da questi intraprese.
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Espressione ebete di Martina
Il suo livore si evince dal volto trasfigurato in rabbiose quanto pietose mimiche, che lo identificano come zimbello delle sinistre, avido di un potere che non ha più, e soggiacente alla volontà dell’intera popolazione che lo ha rifiutato.
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Il "reiettto" subisce dei veri e propri travasi di bile, e si sfoga dimostrando la sua inadeguatezza sputando su tutto e su tutti, indistintamente.
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Il PD, che è l’erede poli-metamorfizzato del vecchio PCI di Togliattiana memoria, ha approfittato a lungo della sua posizione politica, rubando a piene mani e mistificando la verità dei fatti, come provano le centinaia di indagini cui sono stati sottoposti i personaggi di partito, come Sindaci, assessori, consiglieri, ecc, ecc…
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Le mistificazioni della verità storica in particolare, sono alquanto vergognose, perché nascondono i crimini dei leader cui loro stessi fanno riferimento, fin dalle origini del partito stesso.
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I contenuti dei testi scolastici sono stati sapientemente dirottati verso una narrazione compiacente ai dictat dei “compagni” dell’ex PCI, stravolgendo ruoli e responsabilità.
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Le stragi degli assassini partigiani comunisti sono state nascoste accuratamente, così come la tragedia delle Foibe, le deportazioni staliniane, gli stupri compiuti dalle truppe di “Liberazione”, e molto altro ancora.
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Al suono di “bella ciao” stuoli di ferventi e compiacenti post comunisti hanno palesato il loro odio, che è il maggior carattere rappresentativo che li distingue.
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Il popolo ha detto basta a tutto ciò !
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Il PD continua con la sua quotidiana arroganza, senza sapere che così facendo si sta scavando una fossa nella quale verrà seppellito definitivamente.
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A quel punto saremo noi a cantare “Martina, bella ciao“ !!
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Dissenso
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domenica 10 giugno 2018

IL PARADISO COMUNISTA NORD COREANO : Rapporto ONU sugli abusi contro i diritti umani

Propongo un articolo tratto da "Tempi.it", scritto da Leone Grotti in data 19 febbraio 2014
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L'Occidente finge di non sapere, ma in realtà tutti conoscono le atrocità commesse in nome del comunismo.  Le tanto enfatizzate "bandiere multicolori della Pace" che tanto piacciono alle sinistre, come mai NON protestano contro tutto ciò ?
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Queste bandiere, in realtà tinte di rosso, manifestano per i gay, per le lesbiche, scendono in Piazza contro Berlusconi, ma non muovono nemmeno un dito per protestare a favore delle vittime dell'orrore comunista.
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Il rapporto Onu sugli abusi contro i diritti umani in Corea del Nord è un inventario mostruoso di crimini e orrori.
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Nessuno potrà dire : “Se solo avessimo saputo”.
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«Alla fine della Seconda guerra mondiale molte persone dissero:
Se solo avessimo saputo i mali che venivano compiuti nei paesi delle forze ostili. Se solo avessimo saputo”.
Bene, ora la comunità internazionale sa».
Ha parlato così Michael Kirby presentando l’inchiesta dell’Onu sulle violazioni dei diritti umani in Corea del Nord. Il rapporto di 372 pagine è uno dei migliori mai stilati dall’Onu e paragona gli orrori perpetrati dagli anni Cinquanta ad oggi nei gulag comunisti nordcoreani a quelli dei lager nazisti tedeschi. I testimoni che hanno parlato alle Nazioni Unite hanno reso centinaia di testimonianze degli orrori perpetrati dal regime della famiglia Kim.
Di seguito ne riportiamo alcuni.
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INDOTTRINAMENTO DEI BAMBINI.
Studenti selezionati in tutta la Corea del Nord, dai bambini delle elementari agli universitari, sono da sempre obbligati a realizzare coreografie per le parate più importanti che si tengono a Pyongyang. L’evento principale è l’annuale edizione dei “Mass Games”, dove 100 mila giovani si muovono all’unisono davanti al leader realizzando spettacolari coreografie. Per allenarsi, gli atleti devono provare le coreografie per 10 ore al giorno per circa 4/6 mesi, durante i quali non possono né studiare né distrarsi in altro modo.
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Gli autori del genocidio Nord Coreano
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MORTO PER KIM JONG-IL.
A. riporta di essere stata costretta ad allenarsi per 10 ore al giorno per sei mesi al fine di preparare i Mass Games e racconta dell’istruttore che le portava ad esempio un bambino di sette anni, che anni prima era stato obbligato ad allenarsi nonostante soffrisse di un’appendicite acuta. Il bambino è morto per non essere stato curato in tempo e il governo nordcoreano lo tratta da allora come un eroe perché ha dedicato la sua vita a uno spettacolo al quale doveva assistere il Caro leader Kim Jong-il.
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CRISTIANI PERSEGUITATI.
Il rapporto conferma che l’unico dio ammesso e venerato in Corea del Nord è Kim Il-sung e nessun’altra religione può contrastare il credo della Juche. Tutti gli intervistati affermano che «chi pratica la religione viene perseguito come un criminale». Il cristianesimo in particolare è paragonato «alla droga, ai narcotici, al peccato e all’invasione capitalista». I missionari sono paragonati in pubblico a «vampiri che succhiano il sangue».
Di tre cose vengono accusati i cristiani una volta arrestati:

1) Non adorare il leader ma un’altra ideologia;
2) essere spie di Stati cristiani come Usa e Corea del Sud;
3) essere responsabili del crollo del comunismo nell’Europa dell’Est e in Unione Sovietica.
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MORTA DI FAME PERCHÉ CRISTIANA.
Piccola coreana vittima della carestia
B., scappata in Cina e rimpatriata, è stata interrogata sulla sua partecipazione a riti cristiani, torturata e imprigionata per un anno. Dopo aver confessato di essere cristiana è stata inviata nel gulag numero 11.
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Timothy a 14 anni è stato arrestato e mandato in un campo di lavoro perché figlio di un cristiano. Nonostante la detenzione, si è convertito e di nascosto ha diffuso il credo nel paese.
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Le sorelle di A. sono state arrestate perché cristiane: la prima è stata mandata in un gulag per 13 anni perché trovata in possesso di una Bibbia mentre spiegava il cristianesimo a un amico. La seconda è stata mandata nel campo di Yodok perché aveva professato il cristianesimo in Cina. Non è più uscita.
La madre di Kim Song-ju è stata condannata a tre anni di campo di lavoro perché cristiana nel 2006. Era troppo debole per finire nel gulag e quindi l’hanno portata all’ospedale e legata al letto con delle corde. È morta di fame legata al letto.
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Una donna della provincia di Ryanggang è stata arrestata perché cristiana dopo che un suo amico, sotto tortura, l’ha denunciata rivelando che era credente. Lei e altri compagni di cella sono stati torturati. La colpa di molti di loro era possedere una Bibbia e sono stati giustiziati immediatamente senza neanche essere portati nel gulag.
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ARRESTI E TORTURE.
Chiunque può essere arrestato senza neanche sapere perché in Corea del Nord. Solo al 18 per cento degli arrestati viene presentato un mandato di cattura. Secondo Ahn Myong-chol, ex guardia in un gulag, «la maggior parte degli internati con cui parlavo non aveva la minima idea del perché fosse stato rinchiuso». Durante gli interrogatori, gli ufficiali usano la tortura regolarmente.
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«SEI UN ANIMALE, NON UN UOMO».
Kim Song-ju racconta che dopo l’arresto è stato prima portato in una prigione sotterranea simile a una grotta, poi trasferito in una cella con altre 40 persone, la cui porta era alta appena 80 centimetri, per cui bisognava «entrare a quattro zampe» come un cane. Le guardie gli dicevano: «Quando entri in prigione non sei più umano, sei un animale e quindi devi andare a quattro zampe come gli animali».
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STRUMENTI DI TORTURA.
Una guardia che torturava i detenuti per gli interrogatori ha testimoniato: « Avevamo una vasca d’acqua per affogare i detenuti, ganci attaccati al muro per appenderli a testa in giù, ogni tipo di strumenti di tortura, tra cui bastoni di legno con cui picchiare in testa i prigionieri e lunghissimi aghi da infilare sotto le loro unghie, oltre a un miscuglio di acqua e peperoncini fortissimi da mandare giù per il naso. I detenuti venivano anche tenuti senza cibo e acqua e in posizioni particolari per ore, come quella dell’aeroplano o del motociclista, per aumentare a dismisura il dolore fisico. In cella era vietato parlare, muoversi e guardarsi intorno».
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LA TORTURA DEL PICCIONE.
Secondo Jeong Kwang-il, niente è peggio della “tortura del piccione” (disegno a fianco), che lui ha subìto a più riprese anche per tre giorni di fila: «Ti ammanettano le mani dietro la schiena e ti appendono al muro. Non puoi sederti né stare in piedi. Nessuno ti guarda, non c’è nessuno, non puoi dormire: pisci, caghi, vomiti, sei completamente disidratato. È così doloroso che ho desiderato ripetutamente di morire piuttosto che restare lì». Una volta confessato il falso, secondo il desiderio degli aguzzini, è stato torturato ancora.
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GULAG.
I gulag formalmente non esistono in Corea del Nord ma la gente vi viene rinchiusa fin dagli anni Cinquanta. Secondo le stime dell’Onu, vi sono imprigionate ancora tra le 120 mila e le 200 mila persone. La guardia Ahn Myong-chol ha testimoniato che alle guardie viene detto di prepararsi «a eliminare tutti gli internati in caso di guerra per cancellare le tracce dei gulag». Vengono fatte esercitazioni per riuscire a uccidere più persone possibile alla volta. In passato c’erano più di 12 gulag, oggi quelli attivi dovrebbero essere quattro: il campo numero 14 di Kaechon, il campo numero 15 di Yodok, il campo numero 16 di Myonggan e il campo numero 25 di Chongjin. Il campo 22 è stato chiuso nel 2009-2010, c’erano circa 50 mila detenuti. Nessuno sa che fine abbiano fatto, è probabile che siano stati eliminati in massa.
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ADDESTRAMENTO DEI CANI.
Secondo Ahn nei gulag, dove sono inviate famiglie intere, vengono addestrati cani famelici per catturare chi cerca di scappare. Un giorno, racconta, i cani lasciati liberi per sbaglio hanno divorato tre bambini prigionieri. Il capo del campo di lavoro ha criticato l’addestratore di cani per averli lasciati liberi, poi, però, gli ha fatto i complimenti per averli addestrati bene a uccidere i prigionieri politici.
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PARTO AI LAVORI FORZATI.
Nessuno nei campi di lavoro può avere figli senza autorizzazione. Una donna ha testimoniato di essere stata inviata nel campo 18 già incinta. Verso la fine della gravidanza è stata presa a calci e ha partorito prematuramente. Il figlio le è stato strappato dopo il parto, ucciso e gettato in una fossa comune. Il giorno dopo è stata costretta ad andare a lavorare, sanguinava ancora, ed è stata picchiata perché lavorava male e troppo lentamente.
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NEONATI IN PASTO AI CANI.
Agli alti ufficiali è permesso fare sesso con le prigioniere, che però non devono restare incinta. Ahn racconta che una volta il suo comandante ha stuprato una donna. Lei è rimasta incinta e per questo è stata punita e imprigionata nell’edificio delle torture insieme al neonato. Qui, davanti ai suoi occhi, il neonato è stato gettato nella ciotola dei cani e divorato. Lei è stata torturata.
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Dissenso
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Disprezzo dei DIRITTI UMANI

Continua, ancora oggi, la campagna propagandistica antiamericana, antimperialista e antisionista, iniziata dalla Russia nel dopoguerra.
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L’Europa tuona contro il Presidente americano Donald Trump, reo di aver imposto dei dazi sulle importazioni di merci negli Stati Uniti.
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Anche l’Italia, per bocca di Matteo Salvini, si è unita al coro antiamericano, a totale vantaggio della Russia di Putin, senza tenere conto che Washington tutela semplicemente gli interessi economici del proprio Paese, così come dovremmo fare noi in Italia.
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Ci sono però dei “paletti”, del limiti invalicabili, oltre i quali non si può andare.
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Mi riferisco al fatto che si continui a commerciare e a investire in Paesi, come appunto la Russia di Putin, oltre che la Cina, in cui il disprezzo per i diritti umani è all’ordine del giorno, come consuetudine quotidiana dei Governi in carica in tali Paesi.
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Matteo Salvini, riguardo alle sanzioni contro la Russia, ha apertamente affermato che per l’Italia non c’è alcun pericolo che viene dall’est ma solo dal sud, riferendosi alle immigrazioni clandestine, e tralasciando il fatto che la Russia ha invaso il territorio di uno Stato sovrano, l’Ucraina, occupando e annettendo militarmente la Crimea.
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Il modus operandi del “Capitano” in questo caso è apparso ai più quanto meno ambiguo e superficiale, ma la verità è che fra Matteo Salvini e Putin intercorrono da tempo ottimi rapporti sia personali che politici.
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Mi chiedo allora, visto che i politici italiani fanno affari con Russia e Cina, perché non farli anche con la Corea del Nord, domandandomi inoltre se, nel caso esistesse ancora il nazismo, si potessero instaurare rapporti commerciali con i seguaci di Hitler.
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I diritti umani sono, a mio parere, un elemento da cui non si può prescindere nella scelta dei partner politici e commerciali, per cui, alla luce dei tanti crimini commessi da Putin mi chiedo come mai Salvini “sorvoli” su questo importante aspetto del convivere democratico.
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Forse la campagna denigratoria scatenata a livello internazionale dalla Russia, che continua oramai da decenni ad avvelenare le coscienze europee con un antiamericanismo/antimperialismo/antisionismo trito e ritrito, ha colpito e fagocitato anche Matteo Salvini.
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La riduzione in schiavitù, l’annichilimento delle coscienze, la tortura, l’omicidio, la sopraffazione, l’invasione armata, il genocidio, sono tutte componenti che si ritrovano in entrambi i partner commerciali dell’Italia, la Cina e la Russia.
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6 febbraio 2000  -  Grozny (Cecenia), completamente rasa al suolo

Putin, che ricordiamo essere un ex colonnello del servizio segreto comunista staliniano, il famigerato KGB, usa i sistemi propri del vecchio apparato di regime per dominare con ferocia la Nazione.
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Purtroppo la sua manovra politica prevede anche un deciso piano di espansione territoriale, con il quale il nuovo Zar si vuole annettere i territori a lui confinanti, come l’Ucraina (di cui ha già occupato la Crimea), la Georgia (in perenne conflitto), la Cecenia (rasa al suolo e conquistata, facendo strage della popolazione).
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Chiunque si opponga a questo disegno, anche denunciandone i crimini sulla carta stampata, come le giornaliste Anna Politkovskaja, Anastasija Baburova, e Natalija Estemirova, viene sistematicamente ucciso dai sicari di Putin.
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Proprio quel Putin che piace così tanto a Matteo Salvini !
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I manicomi criminali sono l’altro strumento cui ricorre lo Zar per rendere docili e ammaestrati gli oppositori, proprio come accadeva all’epoca di Stalin.
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CRIMINALI ANTIAMERICANI/ANTIMPERIALISTI :
Osama Bin Laden, Hugo Chavez, Kim Jong-II, Muammar Gheddafi, Fidel Castro, Saddam Hussein


Il sentimento di antiamericanismo che impera in tutta Europa, alimentato oggi anche dall’imposizione dei Dazi da parte di Trump, gioca a favore di Putin e dei suoi piani strategici, deviando l’attenzione e il risentimento delle masse popolari verso il nemico imperialista statunitense.
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La democrazia è il nostro bene più grande e ci permette di vivere una dignità umana consapevole e libera da imposizioni, per mezzo della quale possiamo votare, esprimere le nostre idee, spaziare nell’universo di sinergie sociali, amare o anche odiare, ma sempre nel rispetto delle norme che regolano la convivenza civile.
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Putin ha negato tutto ciò, ricorrendo all’omicidio, alla tortura, alla censura, all’eliminazione fisica degli avversari politici e di chi diffonde la verità sui suoi crimini, ergendosi ad unico giudice della vita delle persone, umiliandole e perseguendole con feroce determinazione.
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La Storia ce lo dice ! E’ davanti agli occhi di tutti, nella realtà quotidiana e contemporanea, nonostante i tentativi di dissimulazione attuati grazie alla campagna dei nuovi “partigiani della pace” !
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Matteo Salvini vuole forse essere uno di loro ? Un partigiano della pace tinto di rosso ? Uno di quelli che sventolano la bandiera multicolore della pace a comando ?
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Non basta un Roberto Fico che come Presidente della Camera saluta a pugno chiuso durante una rappresentazione istituzionale come quella commemorativa delle Forze Armate ?
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Salvini a Mosca, mentre inneggia a Putin
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Vogliamo forse andare in una direzione che non tenga conto dei diritti umani ?
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E’ mostruoso solamente pensarlo, e purtroppo Salvini ha stretto legami molto forti con l’entourage di Putin e con la sua cricca politica.
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Il pericolo per l’Italia non deriva solo dall’ondata epocale di clandestini (su cui tra l’altro proprio il comunista Fico si è espresso in termini molto accomodanti) ma anche dalla mancanza di rispetto per la democrazia e per la libertà.
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Le continue e perseveranti infiltrazioni di teorie e distorsioni marxiste, tanto fallimentari quanto utopistiche e irrealizzabili (la Storia lo ha dimostrato) hanno comportato una modifica nelle mentalità giovanili europee, assuefacendole al buonismo, all’ignavia e alla falsa carità cristiana, sconvolgendo un equilibrio intellettuale che ha creato enorme confusione di ruoli e di ideologie.
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Esigere una regolamentazione dell’immigrazione, che tenga conto delle esigenze nazionali, è scambiato per razzismo o per il cosiddetto “populismo”, mentre per contro si ignora totalmente il fatto che in Russia si viene uccisi per aver tentato di divulgare verità scomode al regime.
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E’ questo che vuole Salvini ? Governare su una massa acefala di persone che riempiono gli stadi alla domenica, e che durante la settimana inneggiano a Putin.
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Il comunista Fico sarebbe senza dubbio contento di ciò, visto che nel suo Movimento la democrazia Non esiste.
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Queste premesse, in simbiosi con l’antiamericanismo che viene dall’est, mi inducono ad avere grosse perplessità per il nostro futuro e quello dei nostri figli e nipoti.
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La democrazia è una cosa seria, così come la libertà, i diritti umani e la dignità dell’individuo.

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Dissenso
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Speech by ReadSpeaker