Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

lunedì 27 dicembre 2010

IL NUOVO MARCIAPIEDE DEL SINDACO,

NUOVI LAVORI...
...VECCHIE ABITUDINI?

IMPEGNATI ORMAI DA UN ANNO, IN UNA BATTAGLIA SENZA TREGUA, CONTRO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE, CONTINUIAMO ASSIDUAMENTE A VIGILARE IL NOSTRO/VOSTRO TERRITORIO, AFFINCHE' GLI ERRORI DI UN TEMPO NON SI RIPRESENTINO ANCHE OGGI E SPERANDO CHE LA DISTRAZIONE DI UN'AMMINISTRAZIONE, VERSO UN TEMA COSI' DELICATO, NON PERSEVERI VERSO UNA DIABOLICA ABITUDINE.

OGGI ABBIAMO FOTOGRAFATO L'ENNESIMO GRADINO PROPRIO IN CORRISPONDENZA DI UN ATTRAVERSAMENTO PEDONALE CHE UNISCE LA COOP ALLA GIOIELLERIA GOVONI.

I LAVORI SEMBRANO FINITI, ORMAI DA MOLTI GIORNI, E IL MARCIAPIEDE NUOVO SEMBRA  COMPLETATO, GRADINO COMPRESO.
GIUDICATE VOI...

PRIMA DI RISERVARE I NOSTRI COMPLIMENTI ALL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE, ATTENDIAMO CON ANSIA UNA CONTRO RISPOSTA ED UNA EVENTUALE SPIEGAZIONE, AUSPICANDO CHE NON SI TRATTI DELL'ENNESIMO  LORO SCIVOLONE VERSO UNA PROBLEMATICA COSI' IMPORTANTE.

A presto,
Christian B.

martedì 21 dicembre 2010

IL SINDACO NEGA CHE ESISTA UN PROBLEMA AMIANTO A MINERBIO

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Abbiamo spedito una lettera al Sindaco, che vi mostriamo di seguito, per ribadire la nostra volontà di portare avanti la lotta che abbiamo intrapreso contro l'amianto a Minerbio.
Una battaglia, teniamo a dirlo, che dovrebbe essere un cavallo di battaglia del primo Cittadino, come responsabile della Salute Pubblica della nostra cittadina.
IL SINDACO HA NEGATO CHE QUESTO PROBLEMA ESISTA A MINERBIO!!
QUINDI SE IL PROBLEMA NON ESISTE...DI CONSEGUENZA NON FARA' NULLA AL RIGUARDO...
Lascio a Voi tutti le considerazioni del caso...
La lettera, per conoscenza, è stata inviata anche agli assessori Borghi, Busato e Tugnoli, oltre che a Luigi Quadri (il Direttore Asl di Bologna Nord), al Comando Carabinieri del N.O.E. di Bologna, all'Arpa, all'Associazione Esposti Amianto, agli organi di informazione (Carlino, Informazione, e Ansa), al MOVIMENTO 5 STELLE di Bologna, alle Liste Civiche locali di opposizione, e al Comitato Genitori di Minerbio.
Ecco, di seguito, il testo della lettera.
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Ill.mo Signor Sindaco,
con la presente siamo a rinnovarLe, dopo l’incontro avvenuto Sabato 18 Dicembre presso la sede Municipale, la nostra ferma intenzione di continuare nella lotta contro l’amianto a Minerbio, anche se Lei nega l’esistenza stessa di questa problematica.

Dopo aver ricevuto il suo invito, in seguito alle nostre segnalazioni di siti contenenti amianto, pensavamo di trovarci finalmente di fronte ad una offerta di collaborazione propositiva a tale riguardo, ma il Suo comportamento offensivo e qualunquista in sede di colloquio ci ha indotto ad abbandonare l’aula e la discussione.

Primariamente Lei ha ribadito il Suo concetto secondo cui noi dovremmo segnalare solamente siti contenenti amianto che sia in uno stato di presunta fase di ammaloramento.

Le abbiamo cortesemente risposto che, non avendo la sfera di cristallo, non potevamo sapere in quali condizioni potesse essere l’amianto da cui siamo letteralmente accerchiati, e che quindi, per poter fare una scala prioritaria di eventuali interventi, è necessario ricorrere come prima cosa ad una mappatura del territorio, relativamente all’amianto stesso.

Nel corso di queste disquisizioni Lei si è improvvisamente allontanato, inspiegabilmente, e si è assentato per circa un’ora.

Durante questo periodo di tempo noi abbiamo cercato punti di convergenza con gli Assessori Borghi, Busato, e Tugnoli, sulle strategie da adottare per affrontare il problema dell’amianto sui siti privati.

Nella discussione è intervenuto anche il Direttore dell’Usl, Dr. Luigi Quadri, che ha precisato le modalità di eventuale intervento, spiegando e chiarendo le rispettive competenze.

Signor Sindaco, la presenza diffusa di eternit a Minerbio è un fatto certo e palese, incontrovertibilmente contestualizzato anche dai suoi stessi Assessori, oltre che da noi, dai cittadini, e dal Dr. Quadri stesso.

In Sua assenza, abbiamo dibattuto sulle strategie da adottare, come ad esempio l’attuazione di una campagna di sensibilizzazione sull’argomento, seguita eventualmente da una ordinanza necessaria a sollecitare le segnalazioni di quei cittadini sulle cui proprietà esiste amianto.

Ci siamo fatti carico di tentare di individuare soluzioni che permettessero ai cittadini di non subire un disagio economico nell’affrontare eventuali smantellamenti e smaltimenti del materiale in questione.

Abbiamo contattato la Ditta Azzeroco2 che, in questo periodo, sta lavorando per la firma di un accordo Provinciale sul Progetto “Eternit Free”, ampiamente spiegato e divulgato sul nostro blog “Minerbio e la voce del Cittadino” , e abbiamo evidenziato i possibili sgravi fiscali e le agevolazioni che il Comune potrebbe adottare per contrastare l’amianto sul territorio.

Lei, però Signor Sindaco, bontà Sua, è ritornato pacificamente in aula e, senza sapere di cosa si fosse parlato fino a quel momento, si è reintrodotto nella discussione.

Dopo poco, le è stata posta una domanda, dal Consigliere Comunale della Lista Civica di San Lazzaro, su quale strada intendesse percorrere, in futuro, per affrontare il problema dell’amianto sulle proprietà private a Minerbio.

Lei ha risposto che a Minerbio, il problema amianto sulle proprietà pubbliche è già stato risolto in parte, e che nel corso del 2011 verrà completata l’opera di rimozione di quanto rimasto, mentre per quanto riguarda l’amianto su proprietà privata il problema non sussiste.

Ha testualmente ribadito che il problema amianto NON ESISTE e che quindi non occorrono ordinanze o quant’altro !!

Forse non se ne è accorto, ma la Sua dichiarazione ha disegnato sui visi dei presenti (anche dei Suoi Assessori) un palese sconcerto, anche in considerazione del fatto che abbiamo discusso a lungo su quali misure adottare per contrastare quello stesso fenomeno di cui Lei, arrogantemente, ha pensato bene di negare l’esistenza.

Abbiamo quindi abbandonato l’aula per dissociarci da questa Sua Presa di posizione che va contro l’interesse dei Cittadini e della tutela della Salute Pubblica, di cui Lei è responsabile.

Tutti i convenuti appositamente quel giorno, si sono riuniti per dibattere su una questione che Lei, invece, aveva già deciso a priori di non considerare nemmeno, in quanto NON ESISTENTE !!

Lei ha scomodato il Dr. Quadri, il Suo Legale rappresentante, gli Assessori Borghi, Busato e Tugnoli, oltre che noi del MOVIMENTO 5 STELLE, sapendo che avremmo discusso di un argomento che NON ESISTE.

Si rende conto della Sua arroganza ?

Si rende conto che i Cittadini saranno informati del Suo comportamento, e che di sicuro daremo corso ad una battaglia che va a favore di quei Cittadini e di quella Salute Pubblica cui Lei sembra, per lo meno, disaffezionato ?

La nostra dirittura morale, e il nostro senso civico, ci costringono a intraprendere una nuova campagna di segnalazioni di presenza dell’amianto sul territorio, per evidenziare a tutti, Lei compreso, che il problema esiste, contrariamente alla Sua negazione di ciò.

Per ora Lei ha ricevuto solamente una ventina di segnalazioni, all’incirca, ma quando queste raggiungeranno e supereranno il centinaio, allora, forse, sarà costretto a rivedere le Sue assurde posizioni.

Cordiali saluti,

Referenti territoriali per Minerbio del MOVIMENTO 5 STELLE
Blog “Minerbio e la voce del Cittadino"
Meetup "Amici di Grillo" Minerbio
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domenica 19 dicembre 2010

MINERBIO : IL LABORATORIO POLITICO DEL PD

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Sottotitolo : L'ETERNIT FANTASMA.
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Appare oggi sempre più chiaramente il perché di certe scelte dell’Amministrazione locale, che si muove in maniera anomala e disarticolata rispetto alle esigenze del contesto minerbiese e dei suoi cittadini.

Sembra infatti che una sorta di sperimentazione, compiuta sul territorio e sulla nostra pelle, costituisca il laboratorio sperimentale mediante cui il PD mette in opera le sue strategie testandole prima attraverso coloro che ha destinato a svolgere tale ruolo di condiscendenza, come appunto il Sindaco Minganti.

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Ecco che in questa ottica si riesce a capire come mai, con largo anticipo sull’emanazione di una legge Regionale di regolamentazione del fotovoltaico su terreno agricolo, si sia provveduto a Minerbio con sospetta solerzia, a legiferare anticipatamente in una direzione che ha trovato poi ampia e completa convergenza di intenti corrispondente appieno con il testo della Legge Regionale stessa.

Ecco che in questa ottica si comprende anche il perché Lorenzo Minganti abbia dichiarato ufficialmente che a Minerbio non esiste il problema amianto in siti privati.

Questa sconcertante affermazione, che si scontra con una evidenza territoriale in cui è fin troppo palese che la presenza di eternit a Minerbio sia invece un grosso problema, scaturisce dal fatto che per l’Amministrazione PD il considerare ciò equivarrebbe a dover ammettere la necessità di un censimento del territorio, per identificare le situazioni di pericolo per la salute pubblica.

Una mappatura dell’amianto, resa possibile grazie alle segnalazioni giunte in seguito ad una ordinanza comunale, è stata realizzata dal Comune di San Lazzaro, dopo che il MOVIMENTO 5 STELLE ha percorso un itinerario costellato di pressioni su quella Amministrazione, di informazioni ai cittadini, di sensibilizzazione sulle problematiche inerenti, e di segnalazioni.

La mappatura precedente, fallimentare, e risalente ad oltre un decennio fa, aveva individuato solamente 4 o 5 siti contenenti amianto, mentre quella attuale, forte di una ordinanza (che prevedeva sanzioni per i non adempienti) ha messo in evidenza la presenza di oltre 100 siti.

Da qui nasce il problema per il PD.

Perché ? E’ presto detto.

Poiché i siti che detengono l’amianto (per lo più ubicato sui tetti, sotto forma di eternit) sono ben oltre i 100 che hanno ottemperato all’ordinanza, risulta ovvio che tutti coloro che mancano all’appello se ne sono beatamente “infischiati” sia dell’ordinanza stessa che della Legge 257/92, sia del pericolo che possono costituire per la salute pubblica.

L’imbarazzo del PD nasce proprio dalla constatazione che a rigor di logica, di Legge, e nell’interesse dei cittadini, bisognerebbe individuare e sanzionare , quando non denunciare, coloro che, nascondendo la presenza di amianto, si sono resi colpevoli di questo comportamento fuori legge e ingiustificabile.

Ecco che a questo punto il PD, temendo una eventuale ritorsione di una parte dell’elettorato (quello colto in fallo, interprete di un ruolo doloso), e intimorito dal fatto che potrebbe perdere consensi nell’individuare e colpire i non adempienti, si trova in grande imbarazzo.

Lo stesso Sindaco di Minerbio, durante il colloquio con i rappresentanti del MOVIMENTO 5 STELLE locali, presenti il Direttore Usl di Bologna Nord, Luigi Quadri, e gli Assessori Claudio Borghi, Davide Busato ed Erica Tugnoli, oltre che al Consigliere Comunale della Lista Civica di San Lazzaro, pubblicamente, si è così espresso :

Cosa dovrebbe fare il Sindaco di San Lazzaro ? Dovrebbe colpire e sanzionare chi non ha ottemperato all’ordinanza ?

In coro, all’unisono, i “Grillini” hanno risposto :

Sì, certo, è suo dovere, nell’interesse dei cittadini e della salute pubblica. ”

Da questo scambio di battute si è palesata l’evidenza dei fatti che, riassunta in breve, rileva da una parte la presenza sul territorio di una nefasta e pericolosa componente, che è quella dell’amianto, e dall’altra l’indecisione di una Amministrazione che non sa se scegliere di tutelare la salute dei cittadini piuttosto che i propri interessi di Partito.

Nel sopracitato colloquio con il Sindaco, avvenuto Sabato 18 Dicembre, si doveva dibattere il problema amianto a Minerbio, che il MOVIMENTO 5 STELLE locale ha più volte sottolineato ed evidenziato, in precedenza, sia all’Usl che all’Amministrazione Comunale.

Il proposito del MOVIMENTO 5 STELLE era ed è quello di individuare strategie e soluzioni che permettano ai cittadini di ridurre o azzerare l’impatto economico risultante da una eventuale operazione di smantellamento e di smaltimento dell’amianto.

In questa ottica abbiamo già contattato la Ditta AzzeroCO2 che è protagonista in varie Regioni italiane del progetto “Eternit Free”, grazie al quale è possibile sostituire le coperture di amianto con pannelli fotovoltaici, a costo zero per i cittadini.

La Ditta in questione si accolla l’onere di sostenere le spese necessarie, introitando poi i guadagni derivanti dalla produzione di energia dei pannelli fotovoltaici stessi, fino a copertura totale delle spese sostenute.

(Link all’Azienda : http://www.azzeroco2.com/ )

Questa è solamente una delle soluzioni a cui stiamo lavorando, con spirito propositivo, diversamente da una Amministrazione locale che si guarda bene dal ricercare forme di sostegno quali potrebbero essere gli sgravi fiscali, o l’istituzione di fondi di riserva dedicati, per agevolare una politica di smantellamento dell’eternit da parte dei privati cittadini.

Per dedicarsi alla risoluzione di problematiche come questa, che in realtà avrebbero già dovuto essere un lontano ricordo, visto che la Legge sulla questione amianto risale al 1992, è necessario mappare il territorio relativamente ad un nuovo censimento sull’amianto stesso.

Il censimento dovrebbe essere fatto, dopo un’opera preliminare di sensibilizzazione sull’argomento, tramite una ordinanza che preveda una sanzione in caso di non ottemperanza, come è già stato fatto nel Comune di San Lazzaro.

Ecco che qui, a questo punto, ci si ritrova all’ostacolo precedentemente sottolineato, e cioè all’imbarazzo del PD !!!

Per non ricreare di nuovo una situazione simile a quella di San Lazzaro, i vertici del PD hanno pensato bene di ricorrere al loro laboratorio territoriale privilegiato sperimentale (Minerbio), per provare una nuova tecnica (sulla pelle dei cittadini).

Come ?

Semplicemente NEGANDO che il problema amianto esiste !!!

Il Sindaco Lorenzo Minganti, durante il colloquio con le parti convocate (appositamente) , si è espresso in una serie di comportamenti non certo consoni alla figura istituzionale che interpreta.

Dopo una iniziale dialettica, a tratti ironica e supponente (a cui siamo oramai abituati), il Primo Cittadino si è alzato dal suo scranno di Sindaco ed è uscito dalla Sala Consiliare, dove si svolgeva, appunto, la riunione.

Ipotizzando che l’uscita fosse dovuta alla necessità di espletare una impellenza fisiologica, la discussione è proseguita normalmente, accesa e vivace.

Dopo oltre mezz’ora di assenza del Sindaco, constatato che l’abbandono del consesso da parte sua era stato volontario e non dettato da esigenze fisiche liberatorie, mi sono espresso nei confronti dei presenti protestando contro questo comportamento qualunquista, irrispettoso, arrogante, e chiarificatore sulla effettiva indisponibilità del Sindaco ad un confronto sull’argomento amianto a Minerbio.

Durante la Sua assenza, i nostri interlocutori sono stati Claudio Borghi, Erica Tugnoli, e Davide Busato, con i quali, sia pure con punti di vista differenti, si è tentato di raggiungere una convergenza di intenti che potesse dare il via ad un programma operativo e risolutivo sul problema amianto.

Si è parlato di ricorrere in primo luogo ad una sensibilizzazione dei cittadini, per arrivare poi ad una eventuale ordinanza successiva, che avesse lo scopo coercitivo e sanzionatorio, come nel caso di San Lazzaro, indispensabile ad iniziare una mappatura del territorio dei siti contenenti amianto.

La discussione tra le parti stava evidenziando problematiche che dialetticamente trovavano spunti di riflessione e di divergenza, ma che offrivano anche modo di eviscerare il problema nei vari aspetti della questione.

Tutto ciò è stato bruscamente interrotto dal ritorno del Sindaco che, interpellato dal Consigliere Comunale della Lista Civica di San Lazzaro su come intendesse proseguire il percorso di risoluzione del problema amianto su siti privati, ha risposto (senza neppure sapere cosa ci si era detti fino a quel momento tra le parti) che a Minerbio il problema amianto, relativamente ai privati, NON ESISTE !

IL PROBLEMA AMIANTO NON ESISTE !!!


Quindi il Sindaco ha riunito tutti noi, compreso il Direttore Usl e il suo legale rappresentante, oltre che i suoi Consiglieri di maggioranza e gli assessori, per innescare una discussione su un problema, a cui Lui non ha praticamente partecipato…quando in realtà aveva già deciso fin dall’inizio che tale problema NON ESISTE…

Ecco il banco di prova del PD sulle strategie future da adottare sul problema amianto !

Testare sul territorio di Minerbio la negazione stessa dell’enunciato : non esiste il problema quindi non occorrono ordinanze, e soprattutto non si rischiano insofferenze di eventuali elettori che non siano in regola con l’amianto (il tutto a discapito della salute pubblica).

Complimenti, la rappresentazione, mai come in questo caso è stata più ignobile e farsesca.

Nell’udire le incredibili parole del nuovo Stalin locale abbiamo immediatamente abbandonato la sala, in segno di protesta per l’incredibile dimostrazione di arroganza palesata da un vero e proprio dittatore, che ha rivelato finalmente il suo vero volto.

A Minerbio quindi NON esiste il problema amianto, NON esistono barriere architettoniche, c’è Democrazia, NON esiste il problema della sicurezza sociale, oltre che stradale, i giovani hanno luoghi a bizzeffe in cui ritrovarsi, NON si sperperano denari pubblici…ecc…ecc

Se crediamo a tutte queste perle di verità mista saggezza elargite dal Sindaco a piene mani, potremmo anche credere che Cicciolina sia vergine…

Voi cosa ne pensate ?

Tornando al problema serio dell’amianto, invito tutti coloro che siano a conoscenza di siti contaminati dalla presenza di tale materiale a darcene comunicazione, anche in forma anonima, per dare corso alla battaglia per la salute pubblica che Minganti non vuole fare.

Provvederemo noi, in vece vostra, grazie alle segnalazioni pervenute, a completare il quadro generale della situazione amianto, e a portare avanti la necessaria battaglia ( che è già in corso ).

Nell’attesa, un cordiale augurio di Buon Natale e di Buone Feste.
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Referenti MOVIMENTO 5 STELLE Minerbio
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giovedì 16 dicembre 2010

MINERBIO E LA POLITICA

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Vorrei sottoporre all’attenzione di chi legge questa nostra analisi sulla situazione politica minerbiese.

Il retaggio storico culturale che ha canalizzato fino ad oggi le preferenze di una gran parte di concittadini, in riferimento agli orientamenti politici, è frutto di un condizionamento che trae le sue origini da una memoria non disgiunta da quella di chi ha nel suo passato i condizionamenti tipici orchestrati dalle vecchie classi partitiche, e in particolare dagli eredi di una divulgazione di pensiero pseudo populista e di ispirazione popolar-comunista.

Le componenti sociali progressiste locali, che in realtà interpretano un ruolo contrario a quanto sbandierato, sviluppando tematiche e discorsi impermeati di un tradizionalismo arcaico e involutivo, almeno su piano squisitamente politico, ricalcano stereotipi di sapore marxista che sono marcatamente permeati di un classismo in antitesi con le prerogative originali, legati ai dictat di Partito da un lato e allo stesso tempo contrari agli interessi del territorio e dei cittadini dall’altro.

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L’appartenenza al Partito determina il classismo, dichiarando e identificando in modo irrevocabile coloro che appartengono alla nuova elite di potere, e scindendo marcatamente le priorità di casta rispetto a quelle contingenti del popolo.


La base forte e lo zoccolo duro che fondano il substrato ideale per la comunità socialista odierna trovano una decisa corrispondenza nella fitta adesione di una parte dell’intellighenzia sinistroide che è stata complice per interi decenni di un sistema di disinformazione colpevolemente orchestrato per ammaestrare la realtà a favore degli interessi di partito.


Lo provano ancora oggi i comportamenti fasulli di pseudo intellettualoidi in malafede che negano alcune palesi verità storiche, e tentano ancora di manipolare le coscienze in nome di un male interpretato ruolo di depositari dell’unica verità.

E’ per colpa di costoro che ancora oggi si fatica a far sapere alle persone quale sia la verità su varie tematiche di interesse sociale, storico e culturale, che dovrebbero essere divulgate sui libri scolastici, e che vengono invece relegate in ambiti forzatamente ristretti.


E’ il caso delle Foibe, così come della guerra civile combattuta nell’immediato dopoguerra, o dell’ex muro di Berlino, e delle connivenze tra il vecchio PCI e i comunisti di Mosca (quando i nostri politici, Napolitano in testa, andavano a Mosca a relazionarsi con il politburo sovietico), e tutta una serie di altre manipolazioni che sono state colpevolemente e intenzionalmente portate avanti e diffuse.
La copertura capillare del territorio nazionale, tramite la realizzazione dei circoli di partito, di centri ricreativi, di feste dell’unità, e di tutta una serie di realtà funzionanti come cassa di risonanza, hanno avuto lo scopo di fagocitare ed egemonizzare la diffusione dell’unico credo possibile : quello della loro visione della realtà.

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I seguaci dei comunisti di togliattiana origine continuano ancora oggi ad elevare criminali come appunto Togliatti ad un ruolo eroico, nonostante le prove storiche dei suoi crimini, e lo celebrano annualmente come simbolo del loro divenire.

Questo è in sintesi ciò su cui poggia la cultura sinistroide che ha permeato per anni i nostri paesi e le nostre città, e cioè un substrato di riferimenti ideologici menzogneri, artefatti, costruiti spesso sul sangue degli avversari politici, partendo da un unico punto di origine non di loro unica pertinenza : l’antifascismo.

I vari ex partigiani, i vari Berlinguer, Cossutta, D’Alema, ecc, ecc, hanno tentato di monopolizzare anche il ruolo di antifascismo che è stato invece prerogativa di molte altre forze politiche durante e dopo l’ultima guerra, e ne hanno fatto un vero e proprio cavallo di battaglia imponendosi falsamente come gli unici fautori della lotta al fascismo e alla dittatura.

Questo, per decenni è stato il loro unico credo, in assenza di altre proposizioni e di idee innovative da inserire in un contesto sociale a scopo costruttivo, e ha permesso loro di crearsi un’aura di credibilità tra la gente per mezzo di questo ruolo (fasullo) di paladini della democrazia.

Minerbio non è stata una mosca bianca in questo senso, ma anzi ha sviluppato un esistenzialismo simbiotico, lentamente ma inesorabilmente, durante il percorso evolutivo di ciò che si è palesata come una sindrome liberal sinistroide, identificandola come unico possibile riferimento verso un incedere democratico e progressista.

Tra l’altro, si sono insinuati anche all’interno dell’apparato religioso, in nome di un catto- comunismo che inspiegabilmente riesce a coniugare la brama di un materialismo marxista e ateo con uno spiritualismo intrinseco alla religiosità stessa, in un guazzabuglio ideologico dal sapore squisitamente e politicamente conglobante.

Inoltre, i nuovi comunisti, i politici, come i Sindaci di oggi, non devono far altro che accondiscendere al populismo di maniera che li ha fin qui sorretti, continuando a pubblicizzare le sagre dei ranocchi nei circoli PD di paese, oppure a elargire soldi pubblici alle varie associazioni, beandosene come se fosse merito del Partito, e inscenando rappresentazioni vergognosamente legate ad un opportunismo che nulla ha a che fare con le reali necessità dei cittadini o del territorio.

Ecco che nascono così opere inutili, o quasi, o troppe costose, diventando monumento all’autoincensamento dei politici di turno, che si glorificano per il loro attivismo populista.

Ecco che le reali esigenze dei cittadini, specie quelle dei meno fortunati, non trovano corrispondenza e vengono relegate entro confini che non vedranno mai una pur minima considerazione da parte di questi politici di mestiere.

Minerbio è piena di esempi in tale senso, visto che è stata fagocitata da troppo tempo dal sistema di potere sopra descritto, e paga lo scotto per essere uno degli zoccoli duri delle terre di pianura di un Partito, ahimè, che ha al suo interno personaggi che la magistratura ha bollato come criminali, come collusi, come indagati, come ladri, e chi più ne ha più ne metta.

Pur non avendo motivo di dubitare sulla onestà dell’Amministrazione locale, bisogna però rilevare che questa è ostaggio delle priorità di Partito, e che quindi le scelte non possono andare nella direzione di uno sviluppo che non leda gli interessi del territorio, dei cittadini e dell’ambiente, e gli esempi sono sotto gli occhi di tutti, a partire dallo scempio del territorio che la nuova politica sul fotovoltaico su terreno agricolo sta perpetrando.

Noi ci opponiamo a tutto ciò, sia a livello ideologico, che su piano organizzativo, strutturale, territoriale, propositivo, funzionale e culturale, mentre altre realtà locali di opposizione sembrano essere cloroformizzate e in attesa che la situazione evolva da sola.

Nel frattempo i danni arrecati al territorio e alla popolazione aumentano e si sommano in un crescendo che dovrebbe almeno preoccupare chi, a parole, si dichiara contrario a questo stato di cose.


Lascio ai cittadini il compito di valutare e di giudicare…
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Il Blog di Minerbio
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domenica 12 dicembre 2010

RACCOLTA DIFFERENZIATA

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MINERBIO AGLI ULTIMI POSTI TRA I COMUNI BOLOGNESI
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Il problema dei rifiuti rappresenta oggigiorno un aspetto molto importante tra le varie questioni sociali che quotidianamente incidono sulla vita stessa dei cittadini.

E’ sufficiente andare con la memoria a quanto è successo a Napoli poco tempo fa, nel periodo in cui la città, e non solo, è rimasta ostaggio di tonnellate di rifiuti non ritirati.

In tali occasioni, ripresentatesi più volte a distanza di tempo, si riesce a comprendere appieno quanto sia importante l’applicazione di una corretta politica mirata al trattamento dei rifiuti nelle nostre città.

Fino ad oggi la gestione dell’immondizia è stata manipolata e gestita da Aziende, anche a partecipazione pubblica, che senza tenere conto delle esigenze dei cittadini e dell’ambiente, hanno semplicemente accumulato, sotterrato, nascosto, o bruciato, migliaia di tonnellate di rifiuti indifferenziati, in un marasma caotico e inquinante che spesso ha visto come protagonisti oscuri personaggi collusi con le eco-mafie e la criminalità organizzata.

Sì, perché i rifiuti sono diventati un problema economico, oltre che sociale, e il malaffare che orbita intorno a questi interessi si contende un giro d’affari di milioni di euro.

Un esempio ?

Il sottosuolo campano è stato sfruttato millimetricamente per nascondervi ogni sorta di sostanza, anche tossica, in una corsa criminale che pagheranno in termini di salute anche le generazioni future.

Falde acquifere inquinate, colture alimentari compromesse, oppure commercializzate ugualmente nonostante la loro tossicità, salute pubblica a rischio, terreni radioattivi, diossina, sono solamente alcuni dei tanti aspetti che interessano il fenomeno dello smaltimento dei rifiuti incontrollato e criminale.

E’ altrettanto criminale, però, che si continui a perseverare nell’uso degli inceneritori per bruciare sostanze che spesso e volentieri liberano nell’atmosfera quantità considerevoli della famigerata diossina, oltre che altre sostanze inquinanti.

Al vertice di questo sistema di smaltimento ci sono industrie colluse col potere centrale, come la Marcegaglia che, da una parte costruisce inceneritori, e dall’altra rappresenta tramite Emma (la Presidente di Confindustria) l’anello di congiunzione con il Governo attuale del Paese.

Addirittura, per confondere i cittadini, si è dato a questi mostri produttori di veleni (gli inceneritori) il nome di termovalorizzatori, come a far intendere a tutti che bruciando i rifiuti si produca energia, cioè si valorizzi l’immondizia ricavandone un utile.

In realtà non esiste nulla di più falso, poiché molti studi sull’argomento hanno dimostrato che l’energia spesa per produrre una temperatura tale da permettere di ricavare nuova energia (elettrica), è superiore come costo a quella ricavata dall’intero procedimento.

Allora i machiavellici fautori degli impianti in questione (Marcegaglia in primis) hanno escogitato un sistema perché, sulla carta, risultasse il contrario.

Come ? E’ presto detto.

E’ stata istituita una tassa, un incentivo a favore dei gestori dei servizi energetici (Cip6), grazie ad una Legge compiacente studiata ad hoc, che gli utenti pagano in bolletta, giustificata dal fatto che si ricorra all’uso di fonti rinnovabili (i rifiuti) e che quindi renda ovvio questo contributo, senza il quale la differenza costi/ricavi sarebbe sbilanciata in negativo.

Quindi noi paghiamo di più per bruciare rifiuti che danno vantaggio a queste lobbies del settore, e che immettono nell’ambiente sostanze tossiche.

Le Aziende che fruiscono di questi incentivi (che noi paghiamo) sono, ad esempio, Hera, la proprietaria del vicino inceneritore di Quarto Inferiore.

Naturalmente, i Sindaci delle Terre di Pianura, compreso quello di Minerbio si guardano bene dall’intralciare questo sistema consolidato di spartizione del “tesoro” rifiuti !

La vera alternativa a tutto ciò esiste, ed è quella della raccolta differenziata dei rifiuti stessi.

Questo sistema, sperimentato largamente da Aziende che ricavano utili riciclando le varie componenti dell’immondizia, come ad esempio il Centro Riciclo di Vedelago in Provincia di Treviso, permette di riutilizzare fino al 98 % dei rifiuti raccolti.

L’impatto ambientale e i vantaggi in termini di costo e di inquinamento sono notevolmente appetibili.

Chiunque può verificare quanto sia positivo, efficiente, e risolutivo questo sistema di trattamento dei rifiuti, semplicemente navigando sul sito di questa azienda, in internet.

Link all’azienda :
http://www.centroriciclo.com/azienda.php

Invito i cittadini ad approfondire questo aspetto della questione rifiuti, ma prima vorrei che considerassero una cosa :
Minerbio è una delle ultime cittadine nella graduatoria provinciale della raccolta differenziata.

Questo significa solamente una cosa, e cioè che tutto ciò non è sicuramente nelle priorità né di questo Sindaco né dei suoi collaboratori.

Oltre che ad essere tra i fanalini di coda della classifica, e quindi ricoprire un ruolo semplicemente vergognoso rispetto a chi, invece, può essere considerato virtuoso, Minerbio esegue in modo non corretto anche quella piccola parte di raccolta differenziata che risulta dalle statistiche.

Forse il Sindaco dovrebbe dismettere i panni di aitante superman locale, indaffarato a esibirsi mediaticamente e ad auto referenziarsi, e percorrere invece strade che gli consentano di approfondire problematiche attualissime ed impellenti, per la nostra salute, per i nostri figli, e per il nostro divenire sociale e culturale.

Invito il Sindaco Minganti a fare una bella gita istruttiva a Vedelago, per visitare e cercare di apprendere come si fa a gestire una raccolta rifiuti seria e organizzata, che trasformi l’immondizia da problema a risorsa, eliminando inquinamento e mafie allo stesso tempo, in un contesto che non si discosta dal coinvolgimento culturale e sociale dei cittadini stessi.

Nel frattempo, come potete leggere anche sui giornali odierni, Minerbio diventa protagonista in negativo, incassando l’ennesima figuraccia nei confronti degli altri Comuni.
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(clicca sull'immagine per ingrandire e leggere l'articolo)

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Mettiamo anche questo nell’insieme delle cose NON fatte, NON considerate, NON approfondite, o fatte male, da Lorenzo Minganti che, però, siamo sicuri, avrà una risposta pronta anche per questo.

Ricordiamo sempre che Il nostro Primo Cittadino fa parte dell’establishment locale fino dal lontano 1999, e che quindi sono ben 11 gli anni che ha avuto a disposizione per occuparsi di quei problemi che sono, invece, ancora irrisolti.

Chissà, anche stavolta forse ricorrerà al mezzo mediatico per stravolgere i fatti, come è solito fare..

E’ più comodo, e con questo strumento riesce anche a compiere tentativi intimidatori, oltre che falsare palesemente la realtà…

Fortunatamente i cittadini non hanno l’anello al naso e sapranno trarre le opportune considerazioni .
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E.B.

mercoledì 8 dicembre 2010

ILLUMINIAMO MINERBIO


Ogni giorno, all’avvicinarsi della sera, Minerbio si trasforma…
Da cittadina ricca di vita e dinamica, in cui gli abitanti e i commercianti locali danno seguito alla rappresentazione quotidiana che li vede interpreti di un copione uguale a quello di ogni realtà similare, che si traduce nel palesare comportamenti e aspetti rientranti in una rassicurante tranquillità esistenziale di una cittadina del secondo millennio, al calare delle tenebre ci si ritrova immersi invece in una atmosfera di tipo medioevale, inquietante, che offre in antitesi una cupa e preoccupante alternativa.
Da più parti, e sempre più frequentemente, si levano voci di protesta verso quello che maggiormente è diventato il prototipo di una simbiotica assonanza tra la realtà locale ed il modus operandi di una amministrazione politica nullafacente, e poco attenta alle reali esigenze dei cittadini.
Il buio che sovrasta la via principale del paese al calar della sera, a causa di una scarsa e inefficiente illuminazione e dell’obsolescenza delle apposite strutture, riflette un atteggiamento qualunquista di chi dovrebbe, invece, preoccuparsi di fornire sempre un servizio ottimale e funzionale.
Arrivando da Bologna, in corrispondenza del tratto di Via Garibaldi, su tutto il percorso che affianca i portici, fino all’incrocio con Via Stradone, ci si trova totalmente inglobati da una cappa scura e buia, ricca di ombre e di zone oscure, di sprazzi di luce fioca e di contrasti semi definiti, di contorni soffusi e in penombra, che rendono la viabilità estremamente difficoltosa, specialmente nel caso in cui le condizioni atmosferiche contribuiscano a complicare la visibilità.
Il buio regna sovrano, a totale svantaggio non solo del traffico pedonale e di chi si veda costretto ad attraversare la strada, ma anche di chi si trovi a dover veicolare in auto attraverso questo imbuto di stampo, appunto, medioevale.
Al “Medio Evo” sembra infatti essersi fermata la concezione del Sindaco riguardo alla sicurezza di Minerbio, e alle esigenze dei cittadini.
Lo provano le scelte recentemente messe in campo da una Amministrazione che sembra voler privilegiare i moderni Feudatari locali a scapito dell’ambiente, e che appare sempre più orientata a voler perseguire progetti non consoni ad un paese che aspira a modelli di vita moderni e proiettati verso il futuro.
Addirittura il Sindaco si è vantato più volte sul Prometeo (il Suo organo mediatico di auto-incensamento) di aver realizzato il “salotto buono” di Minerbio, pubblicizzato mediante enfatiche dichiarazioni in cui il Primo Cittadino si proponeva come un autentico toccasana per il paese stesso.
Naturalmente non ha mai accennato alle critiche costruttive che gli abbiamo rivolto a tale proposito, e che ha sempre fatto finta di non recepire.
In più occasioni infatti gli abbiamo fatto notare che proprio il sistema illuminante da lui realizzato è frutto di una approssimazione disarmante e di una colpevole incompetenza, che non hanno tenuto conto né dei suggerimenti delle opposizioni, né di quanto offrono oggi le nuove tecnologie.
Il Primo Cittadino non vuole proprio sentire parlare di sistemi a LED, che sono attualmente il riferimento principe di chiunque voglia illuminare a costi ridotti, ma sembra anzi assuefatto a vecchi schemi simili a quelli obsoleti del suo modo di fare politica.
Il risultato è sotto gli occhi di tutti…
E’ sufficiente osservare la evidente differenza che visivamente si palesa tra Minerbio e i paesi che ci circondano, specialmente adesso, in occasione delle Festività Natalizie….
Ma…scusate… dimenticavo…già…Lorenzo Minganti è troppo indaffarato a negare l’evidenza dei fatti…come per esempio le barriere architettoniche…per potersi dedicare a questi problemi…e poi…c’è la pista ciclabile, dal costo di 700.000,00 euro (per ora)…
Minerbiesi, siete perfettamente in grado di valutare tutto ciò, senza che nessuno vi possa influenzare a tale proposito…e di trarre le considerazioni oggettive che ne derivano…

ILLUMINIAMO MINERBIO

Nel frattempo…vi auguriamo Buone Feste e Buon Natale

domenica 5 dicembre 2010

LETTERA APERTA AL SINDACO DI MINERBIO

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La disinformazione mediatica che metodicamente viene messa in atto dal Sindaco Minganti, con la collaborazione dei suoi scribacchini di fiducia, ha nuovamente espresso la sua plateale opera di comunicazione a senso unico e di stravolgimento della realtà.
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La prassi e il modus operandi sono sempre uguali: il giornalista (si fa per dire) di turno scrive il compitino dettatogli dal Primo Cittadino e lo riporta sulle pagine del quotidiano per cui dovrebbe fare informazione, e lo fa senza minimamente preoccuparsi di ascoltare o intervistare chiunque possa avere punti di vista diversi da quello di Minganti, con cui evidentemente esiste una forma di simbiosi paralizzante.
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Quale giornalista al mondo scriverebbe infatti un articolo ascoltando solamente una campana come se fosse un sacrosanto vangelo ?
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Quale veridicità o valenza possono assumere le righe vergate in modo da ricondurre ad una visione parziale dell’argomento trattato, e caratterizzate da una colpevole mancanza di approfondimento, il più delle volte a totale senso unico ?
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Il Sindaco, da parte sua, dopo aver fatto ricorso alla scorta annuale di incenso (che usa senza economia per lodarsi e autoreferenziarsi) continua a mentire sapendo di mentire, nella più bieca tradizione comunista, strafottendosene di una evidenza dei fatti perfino imbarazzante, e continuando a ricorrere al mezzo mediatico in una rincorsa forsennata ad un consenso che appare sempre più improbabile.
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L’"Informazione - il Domani", in realtà dovrebbe cambiare ragione sociale e farsi chiamare Disinformazione oggi, così come è impostato il quotidiano, almeno per quanto riguarda gli articoli su Minerbio a firma Massimo Corsini.
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Lo stillicidio di mezze verità, di omissioni, e di forzature, abilmente suggerite dal Sindaco Minganti, e puntualmente proposte da Corsini, oramai sono diventate una caratteristica che i cittadini stessi iniziano a notare e a considerare, riconoscendo che la realtà dei fatti, oggettivamente, non è quella dipinta dalla coppia di questi due affiatati personaggi, che sembrano interpretare il ruolo del gatto e della volpe di Collodi.
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Nell’ultimo articolo vengono messe in bella evidenza le istantaneee di passaggi pedonali che sfociano in rampe per disabili, e per contro vengono completamente ignorate quelle in cui svettano imperiosamente, palesandosi nella loro evidenza, i gradini e le barriere da noi fotografate.
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Abbiamo inviato al Resto del Carlino, al Sindaco, all’Informazione, ai vari giornalisti (o relatori del Sindaco) un vero e proprio Dossier, ricco di decine di immagini che mostrano la realtà dei fatti, ma il Primo Cittadino locale insiste nel negarne l’evidenza, e nel ricorrere all’ausilio di coloro che sono ansiosi sia di compiacerlo che di pubblicare solamente ciò che è confacente ai suoi interessi.
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Vergogna !
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La sua ansia di protagonismo non deve obbligare i cittadini a subire le sue performance di assiduo esecutore delle Politiche di Partito, come ad esempio quella estrinsecata nell’ultimo Consiglio Comunale farsa.
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Minerbio non ha bisogno della sua prosopopea didattica, propagandistica, manieristica, vincolata a modelli che non ci appartengono, stereotipata e facilmente riconducibile ad una sindrome da protagonismo autoreferenziale.
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Sindaco, ti rinnoviamo l’invito a sederti su una carrozzella, come abbiamo fatto noi, che abbiamo dichiarato a priori che ci saremmo calati nei panni di un disabile, senza strumentalizzazioni, come invece hai insinuato (tipico del tuo modo di fare) e prova a percorrere lo stesso percorso che abbiamo provato a colmare noi.
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La fatica è stata tanta nonostante la nostra buona forma fisica, e quindi se proverai, anche tu capirai come si può sentire un disabile meno prestante, o anziano, o di sesso femminile, solo, e senza accompagnatore.
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Mi meraviglio che la vergogna non assalga la tua coscienza, a meno che non sia impermeabile e refrattaria a qualsiasi considerazione etica, oltre che disgiunta da somatizzazioni di carattere emotivo, o da influenze di tipo caritatevole e assistenziale.
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Il crudo esistenzialismo di cui sei evidentemente permeato è caratteristico di una filosofia marxista che è sempre dietro a situazioni analoghe, retaggio di un Partitismo che metamorfizzandosi non si è certo allontanato troppo dalle caratteristiche intrinseche di un materialismo dogmatico e radicato che nulla ha a che vedere con il mondo dei disabili.
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Caro (si fa per dire) Lorenzo, sei la prova vivente di una malafede congenita, simbiotica con il tuo collocamento di partito, impostoci dall’alto e mai desiderato, e rifletti esattamente il tipo di politica attuata dal tuo organo di riferimento (il PD).
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L’articolo di oggi sull’Informazione lo prova.
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Il tuo comportamento lo prova.
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Tu stesso, e la tua mancanza di una pur piccola traccia di democrazia lo provano, in contrapposizione ad una stupefacente esibizione di eloquente arroganza, di supponenza, e di autoreferenzialismo.
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E’ già da un po’ di tempo che non ci minacci, e che non tenti di spaventarci con lo spauracchio della querela, e questo mi meraviglia molto…possibile che il Natale ti faccia questo effetto ?
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Non credo, non sei nemmeno un ciellino, ma un erede dell’ex partito comunista…
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Comunque, in attesa del 3 Dicembre, giorno triste per Minerbio, ti facciamo gli auguri di Buone Feste per un sereno Natale, a differenza di quello che avranno i disabili minerbiesi…
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Il Blog.
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sabato 4 dicembre 2010

TERRENI AGRICOLI E FOTOVOLTAICO


Si sta consumando sotto gli occhi di tutti un vero e proprio attacco all'uso tradizionale dei terreni agricoli che, per generazioni intere, hanno svolto la funzione di fornire, sotto forma di colture, i più svariati generi alimentari.
La Regione Emilia Romagna, inizialmente propensa a concedere permessi legati all'installazione di impianti di potenza fino a 200 kw, ora si esprime in termini diversi, incalzata dalle associazioni di agricoltori che nel fotovoltaico vedono una fonte di reddito supplementare.

L'assemblea legislativa dovrà approvare le ultime modifiche inserite nella proposta di Delibera, che prevedono di aumentare di 10 kw la potenza dell'impianto per ogni ettaro a disposizione di ogni proprietario del terreno agricolo, fino ad un massimo sia di 1 Mw che del 10 % della superficie disponibile.

Vale a dire che se un proprietario ha a disposizione 80 ettari di terreno agricolo può installare un impianto di potenza pari ad 1 Mw, occupando fino a 8 ettari di suolo precedentemente coltivabile !


La tabella seguente evidenzia graficamente questa proposta, che è caldeggiata dagli agricoltori stessi, o per lo meno dalle loro associazioni di categoria.
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cliccare per ingrandire
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Ne consegue che "l'investimento" per un impianto di potenza pari ad 1 kw risulta possibile solo a quei proprietari terrieri che dispongano di un quantitativo di suolo adeguato, mentre ai piccoli proprietari ciò non risulta fattibile, dovendo optare per Legge verso quelli di potenza fino a 200 Kw.


A prescindere dal fatto che noi siamo contrari a qualsiasi forma di installazione di fotovoltaico che non sia sui tetti, considerando il suolo una risorsa millenaria per l'alimentazione, questa Legge va comunque a favore solamente dei contadini più abbienti, discriminando coloro che hanno meno terreno a disposizione.


La delibera proposta è, a nostro parere, due volte sbagliata, poichè oltre a quanto sopra considerato, toglie all'ambiente una considerevole parte di quel territorio che dovrebbe avere un uso esclusivo, a tutela della biodiversità, del ciclo alimentare, della auto difesa del suolo stesso, delle tradizioni, del contrasto alle egemonie alimentari, e della rappresentanza di una sovranità nazionale, appunto, alimentare.


La politica si sta muovendo per porre i primi gradini di un percorso che tende alla disgregazione colpevole e forsennata di un sistema che trae le sue origini dai nostri avi, e da quella tradizione rurale e contadina che per secoli ha contraddistinto le nostre campagne.


La società odierna, impegnata a cementificare e ad asfaltare, spesso calpestando le prerogative naturali dei vari territori, sta riducendo sempre di più gli spazi agricoli, urbanizzando e coinvolgendo in un percorso di stravolgimento tutte quelle aree che dovrebbero invece essere tutelate.


Oggi si è arrivati quindi a permettere tutti gli insediamenti di pannelli fotovoltaici fino a 200 kw, e ci si è spinti a consentire anche quelli fino a 1 Mw, per un totale del 10 % di territorio, per ogni proprietario...


La domanda sorge spontanea : Se ci sono molti proprietari agricoli, ognuno dei quali possiede 80 ettari, quanto 10 % del territorio sarà devastato per questa nuova corsa all'oro ?


La tabella successiva riflette proprio questo concetto...
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cliccare per ingrandire
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Prepariamoci, poichè questo non è che l'inizio...

Domandiamoci come mai i Sindaci non si interessano minimamente a che queste realizzazioni siano realizzate sui tetti delle abitazioni o degli insediamenti artigianali e industriali, magari sostituendo le coperture in amianto, diffusissimo ancora oggi sul territorio.

La cecità istituzionale viaggia a braccetto con gli interessi di lobbies che premono per fagocitare gli unici territori ancora disponibili alla speculazione, quelli agricoli.
Gli agricoltori sono stati prima indotti ad avvicinarsi a questo sistema speculativo, mediante una politica agraria che non ha consentito loro di trarre benefici consistenti, nonostante il duro lavoro che caratterizza la loro attività, poi si è legiferato in modo da attrarre soprattutto gli investimenti dei grossi proprietari terrieri, ed ecco che il gioco è fatto... si è invertita una tendenza, si è rotta una tradizione, si calpestano priorità ed esigenze di carattere universale, si disprezzano i contenuti etici in nome di una male interpretata esigenza energetica.
E' davvero infame questo tentativo, purtroppo riuscito, di far convergere il disagio del mondo contadino verso orizzonti dipinti di un roseo incremento economico.

Tra quanto tempo assisteremo ad un "ritocco" della Legge, che porterà a 2 0 3 Mw la potenza degli insediamenti, e raddoppierà la disponibilità del suolo, a totale vantaggio degli speculatori ?
I contadini non saranno certo i beneficiari di questo sistema speculativo, ma anzi perderanno la loro identità, divenendo a loro volta co-speculatori e responsabili di un processo di depauperamento del suolo, forse irreversibile.
Lorenzo Minganti, insieme ai realizzatori di questo ignominio culturale, sociale, storico, e ambientale, che trarranno beneficio dal terreno agricolo (risorsa globale e universale) sacrificandolo alla speculazione camuffata da esigenza energetica (risorsa e guadagno esclusivamente personale) , saranno ricordati come i pionieri di una vergognosa inversione di tendenza.
Costoro saranno ritenuti colpevoli dai nostri figli e nipoti di aver anteposto l'interesse di pochi al patrimonio ambientale di tutti, e di aver calpestato le millenarie regole che collocano le prerogative agricole su binari molto distanti da quelli ora percorsi.
Per ora nei nostri territori di pianura abbiamo potuto conservare la tradizione della sagra degli asparagi, e di altri prodotti di eccellenza agro alimentare, ma forse in futuro dovremo assistere alla sagra del fotovoltaico che avrà gradatamente sostituito tali produzioni.
In compenso, potremo avvalerci dei pomodorini cinesi, o dei peperoni olandesi, così come delle arance spagnole, e di qualsiasi altro prodotto proveniente non più dalle nostre campagne ma da altri paesi.
Per questo dovremo ringraziare chi, adesso ha iniziato questo percorso ...
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E.B.
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venerdì 3 dicembre 2010

3 DICEMBRE, LA GIORNATA INTERNAZIONALE DELLE PERSONE CON DISABILITA'

NOI VOGLIAMO ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE, TUTTE.
LA PRIMA IN ASSOLUTO DA ELIMINARE E' QUELLA MENTALE
DI COLORO CHE SANNO, VEDONO E FANNO FINTA DI NIENTE
GIRANDO LA TESTA DALL'ALTRA PARTE.


IL NOSTRO IMPEGNO E LE NOSTRE BATTAGLIE 
AL SERVIZIO DEI CITTADINI DI MINERBIO:

20 SETTEMBRE 2009: 

30 MAGGIO 2010:

5 GIUGNO 2010: 

6 GIUGNO 2010:
OBBIETTIVO RAGGIUNTO
QUESTA BARRIERA GRAZIE
ALLE NOSTRE CONTINUE DENUNCE 
E' STATA ABBATTUTA

12 GIUGNO 2010:

19 GIUGNO 2010:

19 GIUGNO 2010:

29 GIUGNO 2010:
OBBIETTIVO RAGGIUNTO,
APPENA PUBBLICATA LA FOTO 
I RAMI SONO STATI TOLTI

30 GIUGNO 2010:
 OBBIETTIVO RAGGIUNTO
RAMPA CREATA DOPO 5 MESI 
DI NOSTRE SEGNALAZIONI E DENUNCE

16 LUGLIO 2010:

9 OTTOBRE 2010:
OBBIETTIVO RAGGIUNTO

9 OTTOBRE 2010:

14 OTTOBRE 2010

14 OTTOBRE 2010:

31 OTTOBRE 2010:

3 NOVEMBRE 2010:

13 NOVEMBRE 2010:

17 NOVEMBRE 2010:

20 NOVEMBRE:
COMUNICATO AI CITTADINI NUMERO TRE (CLICCA QUI)

28 NOVEMBRE 2010:
 OBBIETTIVO RAGGIUNTO

28 NOVEMBRE 2010:

 28 NOVEMBRE 2010:





RICORDIAMO A TUTTI COLORO CHE LEGGONO CHE IL NOSTRO "BENEAMATO" (POCO!!!) SINDACO E' STATO CONSIGLIERE COMUNALE PER DUE VOLTE NEL 1999 E NEL 2004, E' DIVENTATO ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI DAL 2002 AL 2004, 
POI ASSESSORE ALL'URBANISTICA DAL 2004 AL 2009.
 IN DIECI ANNI, E PIU',  IL CARO (si fa per dire) SINDACO MINGANTI 
NON HA TROVATO IL TEMPO E IL MODO 
DI ABBATTERE LE BARRIERE ARCHITETTONICHE DI MINERBIO. 
NE SONO STATE ABBATTUTE SOLO ALCUNE (ancora troppo poche) E SOLO DOPO LE NOSTRE SEGNALAZIONI E CONTINUE BATTAGLIE A SUON DI LETTERE, ARTICOLI 
E DENUNCE MEDIATICHE, MEZZO BLOG.
NOI CONTINUEREMO NELLA NOSTRA LOTTA CONTRO LE BARRIERE ARCHITETTONICHE E CONTRO TUTTI QUEGLI OSTACOLI CHE RENDONO UN PAESE 
NON DEGNO DI ESSERE CHIAMATO CIVILE E LIBERO.

Il Blog.

domenica 28 novembre 2010

BARRIERE ARCHITETTONICHE ABBATTUTE - I NOSTRI COMPLIMENTI AL COMUNE DI GRANAROLO

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UN ESEMPIO DI CIVILTA' CHE CI ARRIVA DA VICINO:
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COMUNE DI GRANAROLO
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 CARTELLO CHE INDICA L'ENTRATA ANCHE PER DISABILI
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 PORTA SCORREVOLEAD APERTURA AUTOMATICA CON SEGNALATORE DI PRESENZA
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RAMPA ANCHE PER ACCEDERE ALL'UFFICIO DEI VIGILI DI GRANAROLO
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A MINERBIO, L'AMMINISTRAZIONE MINGANTI, NELLA FIGURA DEL SINDACO LORENZO, CHE DA DIECI ANNI LAVORA AL SERVIZIO DEI CITTADINI, PRIMA COME CONSIGLIERE COMUNALE ('99), POI COME ASSESSORE AI LAVORI PUBBLICI (2002), POI COME ASSESSORE ALL'URBANISTICA (2004), HA GESTITO IL PROBLEMA BARRIERE ARCHITETTONICHE COSI':
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Entrata principale: UN PESANTE PORTONE A SPINTA
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Accesso posteriore del COMUNE:  GRADINO ANTI-DISABILE
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Davanti al Comune: ATTRAVERSAMENTO PEDONALE  CON GRADINO ANTI-DISABILE
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UFFICIO TECNICO E UFFICIO RAGIONERIA DEL COMUNE MINERBIO:
 GRADINI ANTI-DISABILE
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SPERO CHE IL PARAGONE COSI' EVIDENTE CON UNA REALTA' A NOI VICINA RIESCA A PROCURARTI QUELLA VERGOGNA CHE MERITI DI AVERE.
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SINDACO, E' MAI POSSIBILE CHE IN TUTTI QUESTI ANNI (DIECI) IN CUI TI SEI OCCUPATO DI MINERBIO NON HA MAI TROVATO LA MANIERA O IL TEMPO DI RISOLVERE IL PROBLEMA?
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VISTO CHE ALL'ULTIMO CONSIGLIO HAI PUBBLICAMENTE DETTO DI AVER FREQUENTATO DEI CORSI INFORMATIVI SULLA MATERIA, MI VIENE SPONTANEO PENSARE CHE TI ABBIANO BOCCIATO, OPPURE CI SEI ANDATO PER SCALDARE LA POLTRONA, PROPRIO COME STAI FACENDO QUI A MINERBIO...
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SINDACO RIFLETTI E PROVA A DARTI UNA MOSSA PERCHE' CI SIAMO ROTTI DI ASPETTARE I TUOI COMODI.
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A presto
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Christian B.
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Speech by ReadSpeaker