Nella scala dei valori che riguardano la sfera dei
sentimenti, quello che più di ogni altro si rivela espressione di freddo
distacco e di non partecipazione emotiva è quello dell’indifferenza.
.
Questa
manifestazione di ostentata rinuncia di interesse verso il target di
riferimento, sia esso intellettuale, morale, o materiale, confina il
destinatario di tale sentimento entro i limiti di un limbo che suona peggio di
una condanna, semplicemente poiché esclude ogni altra possibilità, sia esso
l’amore, l’odio, la simpatia, il disprezzo, o quant’altro.
.
.
L’indifferenza
rappresenta la porta di accesso o di chiusura di quanto l’individuo voglia,
oppure no, affrontare le cause stesse che lo conducono verso questo terribile
stato d’animo.
.
In
pratica, il rifiuto di considerare aspetti che comunque ci riguardano, ma che
non vogliamo prendere in considerazione per i più svariati motivi, costituisce
l’essenza della indifferenza.
.
Questo
rifiuto implica però coinvolgimenti e considerazioni che, il più delle volte,
sono di carattere etico e morale, e denotano la presenza nel protagonista di
tale indifferenza di prerogative di mancanza di sensibilità oppure di marcato
risentimento.
.
Poniamo
il caso dei diritti umani, come qulli che vengono calpestati quotidianamente
nei paesi comunisti, primo fra tutti la Cina.
.
E’
oramai noto a tutti che nel Paese del “Celeste Impero” (così come era definita
la Cina Imperiale nei secoli scorsi) il Governo comunista attua da decenni una
politica di annichilimento della dissidenza politica e delle manifestazioni di
religiosità e di fede manifestate dai cittadini.
.
In
Cina non è consentito pensare qualcosa di diverso da ciò che impone il Regime
Comunista, che esercita un controllo di tipo orwelliano sulla intera
popolazione, e ricorrendo alla repressione violenta contro i trasgressori.
.
L’uso
della tortura è prassi abituale, così come la deportazione e le condanne a
morte.
.
Le
famiglie vengono straziate da arresti e da violenze di ogni tipo, mentre le
vittime vengono costrette ai lavori forzati per produrre manufatti (a costo
zero) destinati ai mercati occidentali.
.
La
violazione dei diritti umani in Cina non è episodica ma endemica e capillare, e
costituisce una spina nel fianco per la civiltà e il progresso intellettuale
dell’intera umanità.
.
Sembra
però che gran parte dell’Occidente, prima fra tutti la “civile” Europa, quella
delle sinistre per intenderci, sia refrattaria a qualsiasi considerazione
sull’argomento, manifestando il sentimento dell’indifferenza.
.
Nel
nostro Paese le persone si recano quotidianamente nei mercatini rionali,
retaggio nel recente passato di una cultura del lavoro propositiva e variegata
tipica degli italiani, ma oggi monopolio di lavoranti stranieri cinesi,
africani, pakistani, e quant’altro, che ne hanno stravolto l’identità,
trasformando i mercatini in omogenee e standardizzate rivendite di prodotti per
lo più di provenienza cinese.
.
Il
fatto che i prodotti in vendita siano frutto del lavoro di persone ridotte in
schiavitù non è motivo sufficiente a boicottarne il commercio, poiché nella
maggioranza degli acquirenti è insito e radicato un profondo sentimento di
indifferenza, che induce a non prendere nemmeno in considerazione l’abominio
commesso dall’uomo sull’uomo in Cina.
.
E’
più facile e comodo girarsi dall’altra parte, e non farsi coinvolgere
emotivamente dalla ripugnanza verso le atrocità commesse, ed più conveniente
diventare complici di tale sistema approfittando dei prezzi concorrenziali
(prodotti a costo zero grazie al lavoro gratuito degli schiavi) delle
bancherelle di merce cinese.
.
L’indifferenza
segna il confine fra l’onestà intellettuale e il menefreghismo, fra l’amore e
l’odio, fra la pietà verso quegli esseri indifesi che vengono sottoposti a tortura
e la complicità con i carnefici, fra i sentimenti di fratellanza universali e
l’abbandono, in un insieme di concause che producono il devastante effetto di
una tragica concupiscenza.
.
Il
proprio piacere materiale e intellettuale, configurato attraverso le normali
attività quotidiane, compresa quella di partecipare alla vita sociale in quanto
tale, con i suoi aspetti e le sue prerogative, prescinde dall’estraniarsi da
problematiche che ne ridurrebbero l’entità e l’intima sImbiosi.
.
Ed
ecco che compare l’indifferenza, a costituire una forma di scudo per continuare
a pascersi del proprio piacere, inteso come appropriazione delle realtà
materiali e come rifiuto di considerare le problematiche inerenti e attinenti.
.
L’indole
intellettuale delle persone è spesso contaminata da una sorta di ignavia e di
indolenza che, rifiutando di considerare problematiche anche importanti come
quella della violazione di diritti umani in Cina, conduce verso una sterilità
di sentimenti devastante che prende il nome di indifferenza.
.
Tutto
diventa relativo, a partire dai bei discorsi e dalle proposizioni riguardo ai
problemi sociali, alle proposte politiche, alle dichiarazioni di intenti, alla
comunione di princìpi condivisi, mentre nostri FRATELLI vengono deportati e
torturati.
.
I
Governi che hanno fatto capo alle sinistre, come quelli di Renzi e di Gentiloni
a firma PD, hanno stretto rapporti commerciali con il Partito comunista cinese,
comprensibilmente, essendo reduci in via di estinzione di una eredità politica
che si rifà proprio al comunismo.
.
Quello
che riesce difficile accettare è che la stessa cosa è stata fatta dal nuovo
Governo Lega e Movimento 5 stelle.
.
Matteo
Salvini che si proclama di destra, e che è stato votato proprio per questo motivo,
non solo inneggia a Vladimir Putin, dittatore russo ex colonnello del KGB, ma
stringe accordi commerciali, tramite il Ministro Tria, proprio con la Cina comunista.
.
.
Ho
sentito parecchie opinioni al riguardo, tutte diverse, ma riconducibili ad un
unico sentimento : l’indifferenza.
.
C’è
che dice che il valore dei vantaggi economici sia tale da non potervici
rinunciare, nonostante i lager e le torture sulla popolazione.
.
Ho
sentito anche dire frasi come :
.
“Continuerò
a votare per Salvini, tappandomi il naso. E’ il meno peggio !”
.
Nel
frattempo in Cina le persone continuano ad essere deportate, torturate, uccise, e i bambini strappati alle madri.
.
Vincerà
l’indifferenza e prevarranno le teorie economiche ?
.
Vincerà
l’indifferenza a favore dei “meno peggio” ?
.
Spero
di no, e lo spero perché credo nell’umanità e nei valori di giustizia e di
civiltà.
.
Spero
che l’indifferenza venga sconfitta e sostituita da sentimenti veri, non di
comodo, che esprimano lo stato d’animo delle persone vere, e non quello di
automi spersonalizzati, indifferenti, appunto !
.
.
Dissenso
.
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti sono proprietà dei rispettivi autori.
Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.