Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 2 giugno 2012

TERREMOTO A MINERBIO

 - Evacuato il Municipio di Minerbio : “Era a rischio di crollo !” -
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Questo è il titolo che troneggia a pagina 10 del fascicolo locale de “Il Resto del Carlino”, dedicata ai danni del terremoto sul nostro territorio.
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Il pericolo contingente, per il quale nascono le emergenze,  ci dà la dimensione esatta di quanto dovremmo essere preoccupati, non dopo il verificarsi degli eventi negativi, bensì molto prima che questi accadano.
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Ciò non avviene mai, poiché la prevenzione e le verifiche appartengono ad un universo dimenticato in cui le priorità assumono un ruolo secondario e fastidioso.
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Ecco perché accade poi che ci si preoccupi di realizzare prioritariamente una pista ciclabile da 700.000 euro piuttosto che la ristrutturazione di un Municipio che definire vecchio sarebbe un eufemismo !
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Ecco che si chiude la stalla dopo che i buoi sono scappati !
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Fortuna ha voluto che non ci sia scappato il morto, visto che lo spettro della desolazione e del terrore aleggia nei paesi che ci circondano, in questo luttuoso periodo di vera e propria tragedia.
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Ci si bea della realizzazione della pista ciclabile, come se le priorità indiscutibili delle necessità del nostro Paese non potessero prescindere da altro che non fosse proprio questo : un vero e proprio monumento auto-referenziale al tronfio modus operandi del Primo Cittadino.
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Nel frattempo l’amianto segnalato all’Amministrazione in decine di occasioni è rimasto al suo posto, perfino nelle stesse strutture comunali.
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Nel frattempo le barriere architettoniche (addirittura negate dal Primo Cittadino ) imperversano su tutto il territorio.
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Nel frattempo il degrado aggredisce Minerbio, sotto le più svariate forme in cui si presenta :
marciapiedi impraticabili, parchi pubblici indegni di un Paese civile, fatiscenza diffusa, sporcizia, sicurezza stradale inesistente, illuminazione pubblica tanto insufficiente e inadeguata quanto costosa e obsoleta, ecc, ecc…
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L’attenzione dell’Amministrazione è spesso distratta, forse perché deviata verso considerazioni che prediligono una accondiscendenza partitica (PD) piuttosto che un riscontro rivolto ad una reale esigenza territoriale o del cittadino.
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Un esempio tipico di come il Primo Cittadino si sia approcciato a considerare l’ultimo grave problema presentatosi, e cioè quello del terremoto, è sotto gli occhi di tutti :
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il giorno stesso della prima scossa, il 20 maggio, si è svolta la cerimonia delle “prime comunioni” presso la Chiesa di Minerbio.
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Alle 4 del mattino la distruzione provocata dal sisma iniziava a seminare morti nel ferrarese, e le notizie di vittime segnavano già una giornata improntata al lutto e al dolore.
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In seguito a tutto ciò, il Sindaco di Baricella, con grande senso di responsabilità, di intelligenza, e di coscienza civica, interdiva l’uso delle chiese del paese, deviando le cerimonie delle comunioni in una struttura più adatta e meno pericolosa.
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Al contrario, a Minerbio, come se nulla fosse successo, si è fatto finta di niente, permettendo il regolare svolgimento della cerimonia nella Chiesa, che è stata poi interdetta al pubblico solamente il giorno successivo.
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Se ci fosse stata una scossa durante la manifestazione religiosa, a chiesa gremita (500 persone) , quali sarebbero stati gli effetti del panico sui presenti ?
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Cosa avrebbe potuto accadere se le persone presenti si fossero precipitate tutte insieme, in preda al timore di crolli,  verso l’unico portone ?
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La distrazione del Sindaco, presente in Chiesa, è quanto mai evidente e palese.
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Il suo comportamento è non solo discutibile, ma passibile di disprezzo, stante la sua evidente e colpevole superficialità verso i problemi della sicurezza stessa dei suoi concittadini, e per non aver saputo o voluto cercare di prevenire un evento che avrebbe potuto funestare centinaia di famiglie.
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Il gesto che io personalmente mi aspetto da un rappresentante pubblico della comunità, in evidente stato confusionale, e palesemente inadeguato a gestire le emergenze di percorso, è quello delle dimissioni.
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Il Sindaco dovrebbe rassegnare il proprio mandato chiedendo scusa a tutti quei cittadini (bambini compresi) che hanno rischiato la vita domenica 20 maggio a causa della sua incompetenza.
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Vedremo se sarà in grado di capire che la sua permanenza al potere rappresenta un vero e proprio pericolo per noi tutti, o se invece continuerà il suo percorso usuale, costellato di nefandezze, di incapacità, e di arrogante auto-referenzialismo.
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Terremoto permettendo …
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Dissenso
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