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Ormai è sotto gli occhi di tutti, l' ETERNIT, è per l'amministrazione comunale (PD) un PROBLEMA IRRISOLTO.
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Infatti nonostante le nostre segnalazioni, che indicavano alcune strutture pubbliche come problematiche in tal senso, NULLA AD OGGI E' STATO FATTO.
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Risulta esserci ancora dell' ETERNIT in corrispondenza dell' entrata posteriore del comune, negli spogliatoi del campo sportivo di Ca' de Fabbri e in una vecchia grande baracca adiacente all'ex scuola di S.Martino di Soverzano.
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Ad oggi oltre alle solite promesse non mantenute (le solite bolle di sapone) non abbiamo visto altro che il permanere, nel nostro territorio, dello scomodo manufatto.
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Vogliamo inoltre aggiungere alle nostre segnalazioni anche quella che riguarda la coperture dei tetti del consorzio di Minerbio.
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Già l'anno scorso chiedemmo all'amministrazione locale di rendere noto ai Cittadini di come versasse lo stato di quelle scomode coperture.
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La risposta fu: "...è tutto a posto..." e "...a Minerbio il problema ETERNIT non esiste..."
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Vogliamo ricordare che ben 5 grandi coperture in ETERNIT del consorzio si trovano di fianco a due asili (nido e materna).
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La settimana scorsa, su segnalazione di alcune mamme preoccupate, abbiamo fotografato una situazione particolarmente curiosa, per non dire preoccupante.
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Infatti come si può ben vedere dalle foto, su uno dei tetti in ETERNIT del capannone c'è un grande telone accartocciato (dalla foto se ne vede solo un pezzo).
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Fino alla settimana scorsa, causa il grande vento che si era sollevato, il telone svolazzava sbattendo prepotentemente sulla copertura del capannone.
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Alcune DOMANDE:
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Quel telone serviva per coprire il tetto?
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Si voleva coprire parte del tetto perchè in quel punto ci pioveva dentro?
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Se si, implica il fatto che in corrispondenza del telone ci sono delle rotture o fessurazioni sulla copertura in ETERNIT?
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Lo sbattere prepotentemente del telone sul tetto, ha danneggiato la copertura in ETERNIT?
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La nevicata di quest'anno ha danneggiato le coperture in ETERNIT?
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Abbiamo fotografato altre parti delle coperture in ETERNIT ed abbiamo scoperto una sorta di "toppe" come si può ben vedere dalle foto.
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Anche questa volta ci vengono in mente alcune DOMANDE:
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Sono toppe per coprire rotture o fessurazioni?
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Se si, vuol dire che in quei punti la copertura è danneggiata?
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Sono il residuo di qualche passato trattamento?
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Se è il residuo di qualche vecchio trattamento, è ancora valido?
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C'E' QUALCHE RISCHIO PER LA SALUTE DELLA POPOLAZIONE?
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Queste sono solo alcune delle domande che rivolgiamo nuovamente al primo cittadino (MASSIMA AUTORITA' SANITARIA DEL COMUNE) sperando in una solerte risposta, vogliamo inoltre NUOVAMENTE chiederle, in nome della sicurezza nostra e dei nostri concittadini e soprattutto dei nostri figli, di :
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1) Accedere alla documentazione inerente ai controlli eseguiti, comprendente le perizie necessarie alla messa in sicurezza del materiale segnalato, eseguite da persona competente e autorizzata.
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2) Chiediamo che i controlli siano fatti con cadenza periodica, vista l’incidenza delle variazioni metereologiche sui materiali suddetti.
2) Chiediamo che i controlli siano fatti con cadenza periodica, vista l’incidenza delle variazioni metereologiche sui materiali suddetti.
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3) Si rende necessaria la mappatura del territorio che evidenzi la presenza delle coperture in amianto e ne rilevi la situazione informandone la Cittadinanza attraverso i canali mediatici a disposizione (sito comunale, prometeo e bacheche pubbliche).
3) Si rende necessaria la mappatura del territorio che evidenzi la presenza delle coperture in amianto e ne rilevi la situazione informandone la Cittadinanza attraverso i canali mediatici a disposizione (sito comunale, prometeo e bacheche pubbliche).
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4) Occorre una ordinanza che obblighi l’intera cittadinanza a dichiarare la presenza del pericoloso materiale, per porre rimedio a situazioni pericolose per l’ambiente in cui viviamo.
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5) Occorre individuare incentivi pubblici e agevolazioni per coloro che manifestano l’intenzione di smaltire o di mettere in sicurezza l’amianto.
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6) E’ necessario che la colpevole miopia dell’Amministrazione comunale, nella persona del Primo Cittadino riveda le proprie responsabilità, accettando una realtà palese e ampiamente dimostrata, prendendo i provvedimenti del caso, e informando capillarmente e con estrema trasparenza l’intera cittadinanza.
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7) E' necessario che il Comune stesso dia il buon esempio attivandosi IMMEDIATAMENTE per la rimozione o la messa in sicurezza dell' ETERNIT presente nelle strutture pubbliche.
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VOGLIAMO RICORDARE CHE IN PASSATO (L'ANNO SCORSO) FUMMO NOI DEL BLOG, NON IL COMUNE, AD INFORMARE LA CITTADINANZA SUGLI INCENTIVI DELLA REGIONE PER LA RIMOZIONE DELL'AMIANTO.
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VOGLIAMO RICORDARE CHE IN PASSATO (L'ANNO SCORSO) FUMMO NOI DEL BLOG, NON IL COMUNE, AD INFORMARE LA CITTADINANZA SUGLI INCENTIVI DELLA REGIONE PER LA RIMOZIONE DELL'AMIANTO.
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LE POSSIBILITA' C'ERANO E QUALCUNO NON VI HA INFORMATO.
LE POSSIBILITA' C'ERANO E QUALCUNO NON VI HA INFORMATO.
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Quanto riportato sotto è parte dell'articolo che divulgammo il 18 gennaio 2011:
Quanto riportato sotto è parte dell'articolo che divulgammo il 18 gennaio 2011:
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IL BLOG INFORMA: ETERNIT/AMIANTO E FOTOVOLTAICO
IL BLOG INFORMA: ETERNIT/AMIANTO E FOTOVOLTAICO
PRONTI CONTRIBUTI PER RIMUOVERE L'AMIANTO E INSTALLARE IMPIANTI FOTOVOLTAICI.
La Regione ha aperto un bando con contributi per nove milioni di euro rivolto alle piccole e medie imprese dell'Emilia-Romagna. Le domande entro il 15 aprile 2011"
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Ad oggi risultano essere state così tante le domande che la Regione ha deciso di allargare il finanziamento con altri 4 milioni di €:.
"Le domande arrivate sono state 286, di cui 214 quelle accolte perché in possesso di tutti i requisiti di ammissibilità.
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Un successo che ha spinto l’Amministrazione di Viale Aldo Moro a integrare i 9 milioni inizialmente previsti con 4 milioni di risorse aggiuntive per riuscire a sostenere tutte le imprese meritevoli dei finanziamenti previsti nel bando."
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"Considerando il coinvestimento previsto da parte delle imprese, verranno in questo modo movimentate complessivamente risorse per oltre 87 milioni di euro, con importanti risultati sul fronte della salute e dell’ambiente.
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L’intervento, infatti, permetterà di liberare dall’amianto coperture pari a quasi 209 mila metri quadrati di tetti e coperture e di installare oltre 23 mila KW di energia “pulita”, con un risparmio di emissioni climalteranti pari a oltre 6 mila TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) su un totale di oltre 44 mila consumate prima di realizzare l’intervento."
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MINERBIO?
.ASSENTE?!
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Il Blog
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