Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

lunedì 19 dicembre 2011

RELAZIONE DI BILANCIO

La relazione di bilancio del Comune di Minerbio, dibattuta in Consiglio comunale, si è aperta con una lunga tiritera del Primo Cittadino sulla situazione economica disastrosa.

Il dito puntato del Sindaco è stato a lungo indirizzato ad ascrivere pesanti responsabilità al Governo Berlusconi.

Pur non condividendo alcune scelte dell'oramai passato Governo, trovo quanto meno bizzarro che l'Amministrazione Minerbiese, tenti di imputare ad esso la responsabilità della crisi dilagante.

Forse i nostri solerti Assessori, capitanati dal Primo Cittadino dimenticano che in precedenza, non molto lontano nel tempo, proprio il loro Partito è stato artefice delle sorti degli italiani, guidando a loro piacere le dinamiche da cui oggi tentano di dissociarsi, e che hanno visto come interpreti il PD e il governo Prodi.
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Durante quel periodo i vari D'Alema, Fassino, Prodi, Bersani, ecc, si sono ben guardati dal legiferare in modo tale che poi, oggi, non si arrivasse a questo punto, anzi,in effetti, non hanno fatto niente.

Il problema è proprio questo : non hanno fatto niente, così come, in perfetta simbiosi con il loro capi, hanno fatto in blocco gli amministratori pubblici minerbiesi.

Sono stati però lesti e determinati a puntare il dito contro chiunque, tranne loro, fosse imputabile di essere attore responsabile della progressione della crisi economica.



Nel contempo si sono avventurati in percorsi che prevedevano l'esclusione dei cittadini e la loro partecipazione, rifiutando il dialogo con le opposizioni, e sperperando i fondi pubblici secondo priorità non certo oggettive, ma delimitate da una ristretta visione partigiana delle reali esigenze territoriali.

Lo provano le voci di protesta che da più parti si levano da anni, e che vengono tacitate con scherno e derisione sprezzante, sintomo di una arroganza istituzionale che oramai caratterizza Minerbio.

Premesso che la legge prevede che i cittadini, e in particolare gli Amministratori pubblici, svolgano il loro dovere tenendo conto di quanto espresso dai legislatori, eletti dal popolo con libere elezioni, non si capisce come mai a Minerbio si levi invece un vero e proprio coro di dissenso che travalica le leggi stesse, in un impeto distruttivo che certamente non favorisce le dinamiche propositive da recepire.

In sostanza, è più facile criticare LE OPPOSIZIONI che proporre costruttivamente, ed è altrettanto comodo additarle al pubblico disprezzo piuttosto che fare un serio esame di coscienza.

Se il Comune riuscirà a mantenere lo Status di Comune virtuoso, emergerà quindi che la Sua “levata di scudi” sarà stata una sterile manovra di politica di Partito, atta alla mera strumentalizzazione di qualunque cosa non partorita dalle menti eccelse del PD.

Nella relazione di bilancio si enfatizza il futuro progetto di sostegno ai portatori di handicap, così come il finanziamento di eventuali altri progetti legati al POF, ma ciò appare a chi scrive come normale e auspicabile, non certo come evento straordinario, in quanto tutto ciò fa parte dei doveri di una buona Amministrazione.

Per quanto riguarda la Scuola, e le problematiche che gravitano intorno alla sua sfera di influenza, riteniamo che sia scorretto approfittare del ruolo di privilegio del Comune in quanto tale, per estrinsecare facili demagogie che influenzano la comunità a dispetto dell'obiettività intellettuale.

Nella relazione di bilancio si parla di dotazioni immateriali e materiali, da promuovere al fine di elevare l'identità territoriale, mentre invece si lasciano andare in rovina i gioielli già presenti a Minerbio, in un proseguo di disinteresse che va avanti da anni, come nel caso della ex scuola di San Martino di Soverzano.

In realtà , apprendiamo che il Comune bandirà un'asta pubblica nel 2012 per vendere proprio l'immobile sopra citato, altro che tutela dei beni del territorio !

Si accenna anche alla mappatura di tutto ciò che fa cultura, ma forse si tratta di una mappa a pelle di leopardo, in quanto vengono ignorate tutte le peculiarità che ne impediscono una completezza funzionale.

Il riferimento è d'obbligo per tutti quei siti, presenti sul territorio, e già segnalati a più riprese, contengono un potenziale pericolo per la cittadinanza, rappresentato dalla presenza di amianto, anche in alcune strutture pubbliche.

Sempre a proposito di cultura, facciamo presente che proprio la ex scuola di San Martino di Soverzano, avrebbe potuto diventare un polo multiculturale, su cui focalizzare le dinamiche di coesione sociale a cui dicono di tendere gli amministratori.
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Il risultato che invece appare ai cittadini si può tradurre in un semplice : “predicare bene e razzolare male” !
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Per quanto riguarda la promessa di mantenere i servizi esistenti, voglio ironizzare sulla mancanza delle pensiline degli autobus, segnalata da anni, e che quindi rimarrà tale...nonostante le promesse fatte addirittura in sede di Consiglio Comunale.
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Anche la promessa di tutela per le fasce deboli e svantaggiate dalle conseguenze della crisi economica, appare come “promessa da marinaio” , in quanto la nostra proposta passata di costituire un fondo di solidarietà per i licenziati dalla Caterpiller è sempre rimasta inascoltata e disattesa.

Il dettaglio per i servizi sociali, al capo 1 afferma che non aumenteranno le rette.

E' come minimo auspicabile, visto che tali rette sono già le più care fra tutti i paesi delle Terre di Pianura !

Al capo 2 si promettono collaborazioni che dovrebbero essere automatiche, obbligatorie, vista la delicatezza del settore, e non vincolate a decisioni di bilancio.

Anzi, riguardo ai disabili, vogliamo rimarcare la netta insufficienza dell'Amministrazione riguardo il problema delle barriere architettoniche.

Il Sindaco ha deciso che le persone in carrozzella devono veicolare attraverso un unico percorso da lui deciso, senza alternative, obbligati dalle barriere stesse.

Il Sindaco afferma così che le barriere a Minerbio non esistono, ma solo se si passa da dove decide lui !!

Al capo 6 si assiste ad una vera e propria emorragia demagogica, sulla quale esprimiamo le nostre perplessità.

In particolare, soffermandosi sul progetto CCR, esiste il timore che possa avvenire una manipolazione ideologica, contraria proprio allo spirito di democrazia cui devono fare riferimento gli alunni.

Il punto di vista politico di chi assumerà il ruolo didattico, infatti, non può essere scisso dall'insegnamento stesso, che trascenderà in simbiosi nella forma comunicativa impartita ai ragazzi.

Non c'è garanzia di obiettività, ed il passo tra informazione e manipolazione è breve.


Lasciamo la politica lontano dai bambini, dalle aule scolastiche, così come dallo sport.

E' già successo, a Minerbio, che venissero affiancati infatti due simboli che dovrebbero invece essere ben separati e disgiunti : quello della società sportiva Amica-Juve academy e quello del Partito Democratico.

Al capo 6 si accenna inoltre all'occhio di riguardo che l'Amministrazione avrebbe avuto per l'Ambiente.

Ricordando che Minerbio è fanalino di coda nella raccolta differenziata, si esprime totale insoddisfazione per le politiche ambientali adottate finora, giudicate fallimentari e disastrose.

In passato, da più parti, si è invocato il ricorso al modello “Vedelago”, che consente il riciclo dei rifiuti fino al 98 % , ma l'Amministrazione legata s filo doppio con Hera, preferisce continuare un percorso che certamente va contro gli interessi del popolo minerbiese.

Le ultime strategie esposte in Consiglio Comunale palesano un delirante quanto assurdo progetto al riguardo, che prevede un importante esborso economico, da far ricadere sulle tasche dei minerbiesi con aumenti tariffari.

La relazione procede con alcune promesse, a cui non possiamo credere troppo, in quanto sono le stesse fatte dal Sindaco l'anno scorso, non mantenute, e che quindi si ripetono.
C'è infatti il riferimento all'amianto sullo spogliatoio del campo sportivo di Cà de Fabbri, ma è purtroppo assente qualsiasi accenno a quello esistente sul retro del Comune stesso, e più volte segnalato.

Forse è stato messo tra le varie promesse da rinnovare in futuro ?

Promesse da marinaio ?

Aspettiamo e vedremo, prima o poi “tutti i nodi vengono al pettine” !

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Dissenso


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