Articolo 21 della Costituzione Italiana

Articolo 21 della Costituzione Italiana:
"TUTTI HANNO DIRITTO DI MANIFESTARE LIBERAMENTE IL PROPRIO PENSIERO CON LA PAROLA, CON LO SCRITTO E OGNI ALTRO MEZZO DI DIFFUSIONE. LA STAMPA NON PUO' ESSERE SOGGETTA AD AUTORIZZAZIONI O CENSURE"

sabato 19 settembre 2009

WI MAX - PRIMA LETTERA

Minerbio, 28 Giugno 2009
Emanuele Bartoli
Via ..............., n: ....
40061 Minerbio
Minerbio
Al Sindaco del Comune di Minerbio
Lorenzo Minganti
p.c. All’Assessore Busato Davide
OGGETTO : WI MAX
Spett.le Sindaco,
mi chiamo Emanuele Bartoli e abito a Minerbio con mia moglie, e la famiglia di mio figlio, che ci ha regalato la gioia di avere quattro nipoti.
Innanzi tutto mi congratulo con Lei per il recente successo elettorale, e non ho dubbi che saprà coniugare le necessità Comunali alle esigenze di noi cittadini.
A questo proposito Le vorrei chiedere come la pensa su una questione, secondo me molto importante.
Premetto che il ruolo pubblico e istituzionale da Lei interpretato dovrebbe, a mio parere, essere anche quello di imprenditore della collettività, nell’intento di creare benessere, strutture, e posti di lavoro, che diano nel contempo anche introiti per le casse comunali.
Avendo le capacità economiche per sostenere progetti anche onerosi, è possibile infatti ottenere risultati che si possono, col tempo, ammortizzare e sostenere, dando poi nel proseguo un utile di ricavo interessante.
Non vorrei essere presuntuoso nel rilevare questo dato di fatto, sapendo che Lei ne è consapevole, e la mia speranza è solo che si muova in questa direzione.
La questione che vorrei sottoporre alla Sua attenzione è quella che riguarda il WI MAX, e cioè la possibilità di fruire delle frequenze internet, a costi irrisori.
So che l’Università di Bologna ne fruisce già da tempo, e che permette agli studenti, previo rilascio di un codice di accesso, di utilizzarne le prerogative.
Il Comune potrebbe dotarsi di un’antenna ricevitrice, dal costo peraltro sostenibile, (collegandosi al nodo di Bologna) e chiedere alle famiglie che ne volessero fruire un contributo anche solo di 50 euro all’anno.
Se anche solo 1.000 famiglie aderissero, ci sarebbe un introito per il Comune di 50.000 euro, con impegno economico praticamente nullo.
Le famiglie avrebbero così l’accesso a Internet ad un costo simbolico, come succede già nei paesi europei e d’oltre oceano più avanzati, mentre il Comune godrebbe anch’esso di un servizio che oggi è essenziale ma che si paga a prezzo elevato.
Il ritorno di immagine, inoltre, sarebbe elevato, soprattutto per il consenso tra i giovani, le Aziende, e tutti coloro che ne potrebbero fruire.
Non sarebbe necessario cablare alcunché, essendo la trasmissione delle frequenze attraverso l’etere, ma basterebbe un’antenna ripetitrice, e un accordo con Bologna.
Successivamente si potrebbe offrire una collaborazione con il Comune di Baricella, dandole la possibilità di collegarsi a Minerbio, dietro versamento di un giusto compenso (come per esempio 10.000 annui).
L’introito salirebbe così a 60.000 euro all’anno.
L’unico aspetto della questione che travalica i confini del normale aspetto imprenditoriale è quello che riguarda gli interessi delle Lobby di parte, come ad esempio la Telecom, Infostrada, Wind, ecc.
Queste Aziende, in un tale contesto sarebbero danneggiate dall’iniziativa, in quanto dovrebbero abbassare i prezzi ad un livello non più competitivo.
Per noi cittadini sarebbe invece un risultato straordinario, che proietterebbe Minerbio all’avanguardia, e che sarebbe un esempio nel panorama delle comunicazioni nazionali, in cui gli operatori del settore svolgono un ruolo di indiscussa dominanza.
Gent.mo Sindaco, grazie per l’attenzione, Le scriverò di nuovo, perché avrei un altro paio di idee da sottoporLe, a favore della collettività.
Grazie, cordiali saluti

Emanuele Bartoli

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