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Vorrei portare all’attenzione dei miei concittadini minerbiesi, e di chi ancora non ne sia a conoscenza, un grave arbitrio commesso dall’Amministrazione comunale in carica.
Si tratta di una grande risorsa esistente sul territorio, già interprete in un passato storico recente di un ruolo culturale di primo piano, ma che ora è completamente lasciato in stato di abbandono e di degrado.
Si tratta di una grande risorsa esistente sul territorio, già interprete in un passato storico recente di un ruolo culturale di primo piano, ma che ora è completamente lasciato in stato di abbandono e di degrado.
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Mi riferisco a quella costruzione, una volta splendida, che ora è ridotta ad essere un edificio fatiscente e indebolito da infiltrazioni di acqua, oltre che da una colpevole mancanza di attenzione da parte delle autorità locali.
La struttura in questione è sita lungo la via San Donato, vicino al Castello dei Manzoli, ed era la sede della vecchia scuola elementare.
Nonostante i ripetuti appelli dei cittadini, tesi ad evitare che il degrado si appropriasse dell’intero edificio, oramai la fatiscenza interpreta un ruolo dominante.
La struttura in questione è sita lungo la via San Donato, vicino al Castello dei Manzoli, ed era la sede della vecchia scuola elementare.
Nonostante i ripetuti appelli dei cittadini, tesi ad evitare che il degrado si appropriasse dell’intero edificio, oramai la fatiscenza interpreta un ruolo dominante.
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Ogni appello indirizzato agli organi competenti locali è rimasto inascoltato, e sia il Sindaco che gli assessori che lo circondano hanno permesso che il territorio perdesse questo importantissimo punto di riferimento sociale, culturale, storico e logistico.
L’incompetenza e l’arroganza, unite a una notevole dose di enfasi nichilista, dimostrate dall’amministrazione locale sono pari solo al comportamento tenuto dai Talebani in occasione della distruzione delle famose statue del Buddha in Afghanistan.
L’incompetenza e l’arroganza, unite a una notevole dose di enfasi nichilista, dimostrate dall’amministrazione locale sono pari solo al comportamento tenuto dai Talebani in occasione della distruzione delle famose statue del Buddha in Afghanistan.
La dimostrazione che il disinteresse verso i cittadini, per i loro problemi, e per il territorio stesso di Minerbio sia palesemente purtroppo oramai consolidato, è provato, oltre che da numerosi esempi precedenti, anche da questo ulteriore oltraggio a noi tutti.
Invece di recuperare lo stabile, mediante gli adeguati interventi strutturali, e restituire a noi tutti una locazione che potrebbe essere adibita magari a centro polifunzionale della cultura, così come a sito di aggregazione sociale, di volontariato, di associazionismo, e di interscambio tra le esigenze del territorio e l’offerta di sussidiarietà esistente, si è invece preferito osteggiare deliberatamente qualsiasi proposta che ne riguardasse il contesto.
Questa grave insufficienza di valutazione e di spreco di denaro pubblico, di depauperamento delle risorse, e di colpevole atteggiamento distruttivo di prerogative sfruttabili, è sintomaticamente riconducibile ad una visione stereotipata di una politica che non mira al nostro interesse di cittadini, bensì ad un carrierismo partitico sempre più diffuso, che sta rovinando la nostra bella Italia, e Minerbio in particolare.
Gli interpreti di questo stato di cose, che sta conducendo Minerbio allo sfacelo, sono identificabili in Lorenzo Minganti e nella sua schiera di esecutori pubblici, e naturalmente nel Partito che li rappresenta.
La campionatura della fauna politica prediletta da chi al suo interno raggruppa personaggi come l’ex Sindaco di Bologna Delbono, oppure l’ex segretario PDS alla Camera Guido Alberghetti, oppure il comunista Crisafulli ex Sindaco mafioso di Enna, oppure l’ex Sindaco PDS di Altamura, così come Ottaviano Del Turco ex Presidente della Regione Abruzzo, o anche Alberto Ravaioli Sindaco di Rimini, tutti indagati a vario titolo dalla magistratura, risulta essere sintomaticamente riferibile anche a chi, a Minerbio, interpreta un ruolo di investitura politica.
L’approccio del Sindaco con il territorio è infatti devastante : si depauperano i fondi pubblici in elargizioni incontrollate a Scuole private ad indirizzo religioso, ignorando quella statale, pubblica e laica, si deviano risorse economiche importanti verso la costruzione di una nuova struttura scolastica e si lasciano marcire gli edifici già esistenti, si ignorano le lamentele dei cittadini a causa del degrado imperante sul territorio.
Inoltre si disprezza apertamente il valore aggiunto rappresentato dalla natura circostante, che potrebbe essere identificata come ulteriore risorsa, e utilizzata per creare posti di lavoro e per ampliare un discorso di tipo non solo culturale e didattico, ma anche simbiotico tra le rappresentative intrinseche e quelle auspicabili.
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Le fotografie della devastazione incombente, sono un grave atto di accusa verso il Sindaco, che preferisce permettere l’instaurarsi di una discarica a cielo aperto di fianco alla scuola in questione, e il rovinoso percorso di abbrutimento intrapreso da una politica di abbandono del territorio.
Si preferisce costruire una strada e una rotatoria, a causa dell’aumento previsto del volume di traffico, derivante dall’ampliamento della struttura di smaltimento rifiuti di Baricella.
La spesa, quantificata in 3 milioni di euro, e la realizzazione del progetto, non trovano, a mio parere alcuna giustificazione, se non la forsennata collusione tra le forze politiche dei due Comuni, che riconducono al medesimo Partito e alla stessa coincidenza di interessi.
Non è affatto utile, anzi è dannoso, continuare a cementificare e asfaltare, togliendo sempre più spazio verde al territorio, quando sarebbe sufficiente incanalare il traffico in eccesso mediante una diversa concezione dell’utilizzo del patrimonio urbano esistente.
E’ più facile distruggere la natura…è più facile distruggere le risorse, come quella della Scuola di San Martino di Soverzano… è più facile ignorare ciò che si vuole, e ampliare ciò che fa comodo, grazie a Prometeo (con i nostri soldi)…
E’ più facile…
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Sindaco Minganti…
Così come sarà facile a noi, cittadini di Minerbio, in occasione della fine del suo mandato…mandarla a casa, e ricominciare dall'inizio.
Così come sarà facile a noi, cittadini di Minerbio, in occasione della fine del suo mandato…mandarla a casa, e ricominciare dall'inizio.
Dissenso
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